TERAMO – Piazza Dante avrebbe potuto (e dovuto) essere la più bella piazza di Teramo; ampia, ben definita e con la quinta spettacolare di Palazzo Delfico: il più grande edificio della città ed uno dei più importanti per architettura, storia e destinazione, peraltro vincolato dalla Sovrintendenza. Invece la suddetta piazza si è dovuta adattare a ricoprire il ruolo di parcheggio, vedendosi anche devastare il piano stradale da griglie non a norma, cordoli a protezione delle suddette griglie non a norma, sfiatatoi, accessi osceni al vano ascensore e e tanto altro.
Ora l’amministrazione comunale ne ha ripreso il “possesso” con l’intento di affidarla, come zona parcheggio, alla società che gestisce ormai tutti i parcheggi teramani. Dovrebbe essere l’occasione per organizzare la situazione da un punto di vista urbano, urbanistico, normativo, estetico e di benessere cittadino. Cosa si dovrebbe fare lo sappiamo tutti: una ampia fascia di rispetto davanti a Palazzo Delfico che, non dimentichiamolo, ospita diverse scuole di ogni ordine e grado e, quindi, è necessario tutelare insieme alla dignità architettonica del palazzo anche la sicurezza degli studenti e la loro libertà di accesso alla scuola E poi arredo urbano, questo sconosciuto! E ancora, sul parcheggio: segnaletica orizzontale e verticale e, a monte, l’indispensabile ordinanza che regolamenti il tutto. Potrebbe essere istituita anche una zona scolastica, non prevista nel Pums proposto. E infine, ma non per ultimi: viabilità sostenibile, percorsi ciclabili definiti e fruibili: insomma tutto quello che dovrebbe essere contenuto nel Pums che invece, a quel che abbiamo sentito, si occupa solo di parcheggi e ZTL.
Abbiamo sentito più volte l’assessore Filipponi definire, con grande enfasi, piazza Dante come “Hub intermodale“: intermodale in che senso? Forse nel senso di lasciare l’auto e proseguire a piedi? È l’unica intermodalità possibile a piazza Dante, visto che non ci risulta siano presenti in loco stazioni ferroviarie, o di autobus, metro o aeroporti!
Dunque lasciamo perdere le frasi ad effetto mutuate da ben altre e diverse realtà urbane e cerchiamo di fare quello cui i teramani hanno diritto: un parcheggio regolamentato, una piazza urbana decorosa, una viabilità sostenibile per accedervi, il rispetto dovuto ad un edificio importante per storia, architettura e funzione. Non ci sembra difficile!