TERAMO – In una sala gremitissima di persone, si è appena conclusa, in via Scarselli 16, la presentazione della candidatura alla Regione Abruzzo di Graziano Ciapanna a sostegno della lista “Legnini Presidente” alla presenza di Giovanni Legnini, candidato alla presidenza della Regione Abruzzo.
Dalle 17 e 30 in poi la sede elettorale è stata riempita da coloro che, volendo ascoltare il programma del candidato, hanno deciso di passare un sabato pomeriggio diverso.
Tra i temi ampiamente trattati non si è mancato di analizzare le ragioni che hanno portato Graziano Ciapanna ad affrontare questa grande sfida.
La sua candidatura è figlia e frutto di un percorso iniziato già diversi anni fa. Sicuramente non sarebbe stato possibile arrivare a questo senza il sostegno di amici che ha voluto portare avanti un progetto alternativo esclusivamente diretto al buon governo della città e che ha oggi l’obiettivo di fare grande l’Abruzzo.
“L’Abruzzo – dichiara il candidato – ha bisogno di uomini che sostengano il proprio territorio, che siano in grado di mettere le basi per creare un’istituzione regionale più forte, autorevole, con una struttura amministrativa efficiente ed in linea con i bisogni dei cittadini”.
“Per questa ragione e molte altre – prosegue Ciapanna – ho scelto di credere nel progetto di Giovanni Legnini, un progetto ampio, nuovo e aperto con una forte caratterizzazione civica, coniugando persone e gruppi anche di diversa cultura politica, anche di estrazione diversa. Dai cattolici, liberali e popolari ai progressisti, in un laboratorio politico che si fa progetto di governo per l’Abruzzo, in grado di affrontare la complessità delle sfide e dei problemi attuali, rifuggendo da semplificazioni demagogiche, estremismi e populismi. Il tutto al fine di ridisegnare i confini democratici della politica abruzzese ed evitare la pericolosa deriva populista che sta attraversando il paese.”
“E’ un momento essenziale per la nostra Regione – dichiara Giovanni Legnini – la scelta è tra accordi che arrivano da lontano e che fanno della nostra Regione un mezzo di scambio e una coalizione ampia, che viene dal civismo e dalla voglia di amministrare al meglio una Regione che ha bisogno di competenze. E’ un’insolita competizione democratica poiché gli assetti sono variati. Il nostro è un progetto ampio, plurale e coeso, inedito nel nostro panorama politico, volto a scrivere una storia diversa del nostro Abruzzo”