TERAMO – “Il 18 Luglio ho presentato un’Interpellanza urgente rivolta al Presidente Marsilio e ai componenti della giunta con deleghe all’ambiente, alla pesca e al turismo, riguardante il fenomeno della mucillagine che stava colpendo, e ancora colpisce, la costa abruzzese, con gravi problemi ambientali ed economici.
Nell’interpellanza oltre alla ricognizione del fenomeno per quantificare i danni chiedevo se la giunta Marsilio intendesse coinvolgere il Governo nazionale per l’attivazione delle misure più idonee al fine di ottenere risorse e interventi straordinari” rende noto il Consigliere regionale Dino Pepe.
“Sempre nell’interpellanza, sentiti i rappresentanti delle Associazioni turistiche e della piccola pesca, chiedevo di coinvolgere attivamente i Comuni, le associazioni di categoria della pesca e turistiche e l’Istituto Zooprofilattico nella definizione delle strategie per sviluppare soluzioni condivise, proponendo l’istituzione di una rete di monitoraggio permanente per rilevare precocemente la mucillagine” aggiunge il Consigliere PD.
“La risposta della Giunta regionale alla mia Interpellanza di Luglio è arrivata solo pochi giorni fa e, purtroppo, è assolutamente tardiva e insufficiente. Ciò che preoccupa maggiormente è lo stallo nelle interlocuzioni con il Governo nazionale, la filiera più volte sbandierata tra Marsilio e Meloni non ha prodotto nulla per far fronte ai disagi di pescatori e operatori turistici” sottolinea Pepe.
“Risorse, indennizzi e strumenti per monitorare e prevenire sono rimaste richieste alle quali il Governo nazionale non ha ancora dato risposte. Resta la mucillagine, restano i danni per settori fondamentali per la nostra regione, in particolare per la pesca. Per questo chiediamo all’assessore Imprudente, anche per conto delle imprese e i lavoratori del settore, un intervento immediato e risolutivo, anche utilizzando il fondo regionale per la pesca. Naturalmente tornerò a sollecitare la Regione perché dia risposte concrete alle giuste preoccupazioni delle associazioni di categoria della pesca e del turismo”, conclude Dino Pepe.