TERAMO – Abbiamo appreso dalla stampa le dichiarazioni dell’assessore al Comune di Pineto al bilancio riguardo una “scossa commerciale” per la città. Una scossa dovuta alla riqualificazione dell’area dove gravitava l’ex Mercatone Uno. Ci fa piacere che all’interno del Comune di Pineto si pensi ad una riqualificazione e si presti l’attenzione alle aree commerciali, ma ci farebbe enormemente molto più piacere se queste idee venissero collegate alla “ricollocazione” delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ex Mercatone Uno. Speriamo non sia un caso che queste dichiarazioni avvengano 15 giorni dopo l’arrivo delle lettere di licenziamento dopo che, da oltre un anno, tutti sapevano l’ormai triste conclusione a cui ci stavamo avviando. Avevamo chiesto da tempo alla politica di poter fare squadra attorno alla vertenza ex Mercatone Uno e, a tal proposito, avevamo costituito un tavolo regionale che potesse servire per spronare le istituzioni a darci man forte. Ad oggi, però, l’unica notizia che è arrivata è quella riguardante le lettere di licenziamento delle lavoratrici e dei lavoratori che ha certificato la parola fine alla storia del sito commerciale “ex Mercatone Uno”. Riteniamo, però, che sia compito e dovere della politica locale, regionale e nazionale essere al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dare supporto riguardo le nuove realtà e attività commerciali che interessano la provincia di Teramo e il Comune di Pineto. Sappiamo bene quali siano i vincoli giuridici, ma riteniamo che una comunità, che ospita le nuove aperture di attività commerciali,  possa quantomeno indicare come requisito quello di assumere chi, in questi anni, ha dovuto vedere il proprio posto di lavoro andato in frantumi. Pensiamo, quindi, che tutta la giunta comunale, tutto il consiglio comunale e tutte le istituzioni provinciali debbano ricordarsi che hanno un obbligo morale verso le lavoratrici e i lavoratori dell’ex Mercatone Uno e, a maggior ragione, quando si parla del sito interessato, debbano porre tutte le azioni in essere per poter raggiungere l’obiettivo più ambito: la ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ex Mercatone Uno. Chiediamo, inoltre, un’assemblea pubblica e un incontro con le istituzioni locali per poter confrontarci su quale strategia da adottare e quali azioni da portare avanti. Qualunque possibilità e qualunque speranza non vogliamo tralasciarla, soprattutto se quest’ultime possano poi rappresentare concretamente dei posti di lavoro per chi ha avuto in questi anni come retribuzione solo quella della cassa integrazione e ha visto le proprie speranze dissolversi. La politica e le istituzioni devono trasformare il loro operato in necessità per la collettività, la necessità delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ex Mercatone Uno di Pineto sono quelle di avere ancora una speranza. E’ necessario che tutta la comunità guardi nella stessa direzione.

                                                                

Filcams-Cgil            

Mauro Pettinaro

Vincenzo Quaranta                

Uiltucs-Uil

Bruno Di Federico

Cisl

Fabio Benintendi        

Fisascat Cisl
Luca Di Polidoro