TERAMO – Nei mesi scorsi un gruppo di lavoratori dell’azienda Hatria ha deciso di aderire all’Unione Sindacale di Base (USB) con la finalità di ridare voce, dignità e potere decisionale a tutti i lavoratori.
“Da mesi la direzione aziendale non ascolta le RSU che rappresenta i lavoratori“, dicono dal sindacato, “La sicurezza sui posti di lavoro, il futuro dell’azienda, gli spostamenti di maestranze su nuove linee senza il coinvolgimento degli operai, il futuro dei lavoratori somministrati, nulla ci viene comunicato, non c’è nessuna trasparenza sulle scelte aziendali. Questa è la situazione che viviamo in Hatria.”
L’Usb prosegue: “Vogliamo risposte alle domande che abbiamo fatto all’azienda, in particolare chiediamo che ci vengano mostrati gli accordi in riferimento all’istallazione dei dispositivi audiovisivi nei reparti di Magazzino e quelli che hanno inserito il lettore codici (contapezzi) in altri reparti. Vogliamo sapere perché si stanno spostando gli operai su nuove linee senza che nessuno ne sia stato informato, e intendiamo prendere informazioni su quale sarà l’impiego delle maestranze alla luce di questi cambiamenti”.
L’Unione sindacale aggiunge: “Vogliamo delle garanzie certe per il futuro dei somministrati, nessun lavoratore di Hatria dovrà perdere il lavoro nei prossimi mesi anzi vanno stabilizzati tutti i lavoratori a tempo. Vogliamo certezze rispetto alla salubrità delle postazioni di lavoro, in particolare vogliamo sapere se ci sono delle correlazioni tra l’esposizione alle polveri (silice cristallina) e il manifestarsi di alcune patologie potenzialmente riconducibili a tale problematica come affermato dalla RLSS Hatria Srl nella richiesta d’incontro della riunione periodica sulla Sicurezza del 16/11/2018. È tempo di pretendere delle risposte!”