TERAMO – Ivo Foschi eletto nuovo consigliere dell’Atc Salinello (va a sostituire il defunto Giovanni Grimi). Si è votato ieri in Provincia, con i Sindaci ed i rappresentati dei 19 comuni (sui 21) facenti parte dell’Ambito territoriale di Caccia (Campli e Giulianova non votano in quanto commissariati). Ivo Foschi ha vinto con 11 preferenze (a 8) sul competitor Carlo De Sanctis. Esultano i gattiani (che prosegue nella sua politica “non attiva“) ed il centro-destra, che “supportavano” l’albense Foschi e non, ovviamente, i pro-De Sanctis. Volendo dare una lettura politica, si potrebbe persino cogliere qualche “rimasuglio” del voto-post all’Assemblea del Ruzzo. Su tutti si evidenzia, infatti, il voto del Capoluogo. Il Consigliere delegato del Sindaco D’Alberto, Emiliano Carginari, ha infatti votato Ivo Foschi, il candidato del centro-destra; va a farsi benedire il “…riconsegnare a Teramo capoluogo un ruolo centrale negli assetti amministrativi provinciali”. E’ sempre stato questo uno dei “mantra” più volte sbandierati dal Sindaco del capoluogo Gianguido D’Alberto dalla sua elezione. Tale proposito però, almeno in questa circostanza, non ha visto seguire i fatti alle parole. L’ultimo strano caso, ieri: “Elezioni per il rinnovo dei vertici dell’ATC teramana“. Il primo cittadino, attraverso il suo delegato Carginari, ha votato un candidato di Alba Adriatica, espressione di Paolo Gatti e del centro-destra, invece del candidato indicato dal Pd, peraltro teramano come lui. L’analisi induce a pensare a presunti accordi trasversali tra D’Alberto e Gatti, con il possibile zampino di una parte dei Dem, quella che fa capo all’ex commissario teramano Sandro Mariani: sono gli stessi che qualche settimana prima, nel corso delle elezioni del rinnovo del Cda del Ruzzo, il Sindaco D’Alberto aveva duramente stigmatizzato, proprio contro un certo modo di fare politica. Oggi evidentemente qualcosa è cambiato negli scenari politici teramani e la tanto sbandierata richiesta di onestà, trasparenza e meritocrazia ha lasciato il posto alla “realpolitik“, che gradiremmo tanto fosse combattuta e vinta e che, al contrario, pare proprio che, al momento, sia soltanto “relativamente” combattuta.