TERAMO – Per il secondo anno consecutivo l’associazione “L’abbraccio dei Prematuri” assieme al Dipartimento Materno Infantile e per la prima volta assieme all’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche) della Provincia di Teramo celebrano la giornata mondiale della prematurità proponendo un evento di partecipazione, dibattito e riflessione sul mondo di questa tematica.
Ieri l’evento è stato aperto con i saluti delle autorità presenti, il Direttore Generale della ASL Teramo Dr. Maurizio Di Giosia, il Sindaco di Teramo Dr. Gianguido D’Alberto e il Vescovo Mons. Lorenzo Leuzzi che hanno sottolineato l’importanza di eventi simili e della sinergia che deve essere sempre più presente tra la parte sociale e la parte sanitaria come bene comune per l’intera comunità, auspicando un approccio non solo dal punto di vista scientifico ma anche umanistico da parte di tutte le parti coinvolte. Tra gli scopi di questa particolare celebrazione evidenziamo la necessità di sensibilizzare le persone, i professionisti sanitari, le istituzioni e il volontariato sul tema dei neonati prematuri e aumentare la consapevolezza sulle sfide che devono affrontare i nostri piccoli nati in anticipo.
L’incontro si è svolto suddiviso in due sessioni, la prima di natura scientifica dove come moderatori si sono alternati il Direttore del Dipartimento Materno Infantile della ASL di Teramo Dr. Antonio Sisto e il Presidente dell’OPI Teramo Dr Cristian Pediconi.
Sono stati trattate tematiche assistenziali inerenti il neonato prematuro:
il Dott. Franco Di Lollo ha evidenziato l’importanza dell’approccio multidisciplinare in neonatologia, della stretta collaborazione tra le professioni sanitarie nel percorso di cura e di gestione assistenziale del neonato prematuro; è stata poi la volta di due infermiere della Neonatologia di Teramo, la Dott.ssa Arianna Priore, che ha illustrato la Care del neonato prematuro basata su evidenze scientifiche delle cure infermieristiche e il percorso assistenziale del neonato prematuro e la Dott.ssa Monica Beltramba che ha illustrato i benefici della Kangaroo Care-marsupio-terapia, enfatizzando così anche lo slogan della giornata odierna: “L’abbraccio di un genitore: una terapia potente. Consenti il contatto pelle a pelle dal momento della nascita”.
A seguire la Tavola rotonda dal tema: “L’abbraccio di un genitore – una terapia potente – consenti il contatto pelle a pelle dal momento della nascita” moderata e animata dal Dott. Giovanni Muttillo, Dirigente delle Professioni Sanitarie della ASL di Teramo.
Hanno partecipato alla Tavola rotonda: Luisa Di Nicola, Presidente dell’Associazione L’abbraccio dei Prematuri; Tiziana Di Sante Presidente Fondazione Tercas TE; Ilaria De Sanctis, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Teramo; Valentina Reginaldi Psicologa e Don Pietro il nuovo Cappellano dell’Ospedale di Teramo. I primi interventi hanno rappresentato il bilancio positivo riscontrato in questo primo anno di convenzione avviata dalla ASL Teramo con l’Associazione L’abbraccio dei Prematuri ripercorrendo il sostegno alle famiglie e i progetti avviati, a partire dalla poltrona donata all’Unità Operativa di Pediatria e Neonatologia dalla Fondazione Tercas per favorire la marsupio terapia. Essendo molto importante il ruolo dell’Associazione anche sul territorio, anche il Comune di Teramo vuole sostenere l’attività dei volontari inserendo l’Associazione L’abbraccio dei Prematuri nella rete comunale del volontariato. In chiusura la riflessione sul sostegno psicologico e formativo rivolto alle mamme e ai volontari. Il messaggio di questa giornata e il volontariato è un’esperienza umana e sociale riconosciuta e che impegna nel nostro territorio persone e associazioni di diversa cultura e ispirazione. La Chiesa, la comunità nelle dimensioni diocesane e parrocchiali, vede nel volontariato che nasce da queste motivazioni un segno concreto e di uno stile di vita cristiana della persona che fonda la propria esistenza a partire da alcuni valori fondativi quali: la gratuità e il dono.
Numerose le domande dei partecipanti, non solo tra i professionisti sanitari, ma anche tra i volontari e i genitori di bambini nati prematuramente.