Brutto, troppo brutto, per essere vero. Serve a poco bloccare il giorno di permesso e riprendere a lavorare da lunedi.
Rimane comunque pessimo il Teramo della “fatal Verona”, contro una Vecomp modestissima, che vince 2-0 negli ultimi undici minuti (Manarin e Grbac in gol), quando si rende conto che di fronte aveva una squadra molle, che giochicchiava, che dava soltanto l’impressione di poter fare qualcosa di concreto, ma che non concretizzava quasi mai: oggi una sola vera palla-goal, capitata a Bacio Terracino, che ha sparato addosso al portiere, in avvio di ripresa.
Un punto nelle ultime tre partite, quello casalingo e stiracchiatissimo contro l’Albinoleffe, è un mini-bilancio che rovescia ogni buona aspettativa che stava maturando dopo le tre vittorie consecutive in campionato, quasi a voler riportare tutti con i piedi ben saldi in terra: il Teramo aveva dei problemi, che sembrava potesse risolvere e che non ha risolto, moduli a parte, scelte giuste o sbagliate che dir si voglia dire, a parte.
La Vecomp se non ci metterà riparo a gennaio, resterà lì dov’è, nella bassissima classifica, ma questo aumenta, e di parecchio, le preoccupazioni in casa biancorossa, acuite proprio nella giornata nella quale c’erano tutti i presupposti per “ripartire” concretamente.
Il problema è serio, perché sosteniamo da tempo che, pur con qualche limite tattico, l’organico di questa squadra vale più della forza medio-bassa del torneo.
Lo ribadiamo anche nella sconfitta odierna, tra le più tristi di questo campionato, paragonabile a quella di Salò, dove però c’era un avversario di levatura decisamente diversa rispetto alla Virtus Vecomp non solo di oggi, ma dell’intero campionato, che aveva subito 20 goals prima che arrivasse il Teramo, che è riuscito pure nell’intento di far mantenere inviolata la porta-colabrodo di Federico Giacomel!
Non ce ne vogliano gli scaligeri, ma l’aver vinto oggi non muta di una virgola i giudizi poco lusinghieri su loro espressi: la vittoria va letta soprattutto nei demeriti altrui, di chi continua a prendere tanti goal (15), che li continua a subire soltanto nella ripresa e che ritiene anche d’essere nella condizione di non proferire parola in conferenza stampa, perché nessuno, dopo la “sbornia”, si è degnato di rilasciare una mezza dichiarazione, da quelle parti.
Per quanto ci raccontano, nessuno ha comunicato se il Teramo Calcio, sia, o meno, in silenzio stampa e la cosa, se vera, andrebbe in realtà comunicata, con tutto quanto dovesse conseguirne.
Così non fosse, sarebbe cosa peggiore: questione di stile e di rispetto, senza asserire che se al Teramo Calcio di oggi venissero meno anche queste virtù, nel rispetto del lavoro altrui, allora la frittata sarebbe davvero completa!