TORTORETO – Visita al centro di stoccaggio delle sanse da parte dell’Assessore regionale Dino Pepe, che prosegue il suo tour tra le imprese del territorio. Il centro di raccolta delle sanse è un servizio importante alla filiera olearia e soprattutto agli oltre 350 frantoi regionali. In Abruzzo, infatti, non ci sono sansifici attivi. I centri di raccolta di Tortoreto e Pianella gestiti dalla Biosansa srls del giovane agronomo Michele Chiodi (da ben 5 anni) che ha aiutato il settore ad evitare “crisi” industriali e ambientali. Nel 2018 il settore ha avuto una forte riduzione della produzione, soprattutto nella provincia teramana. I centri stimano in circa 80.000 quintali la raccolta 2018 (20.000 nel sito di Tortoreto e 60.000 in quello di Pianella) che sono poi conferiti per la trasformazione al sansificio di Venosa. Dalla sansa si produce: olio di sansa, sansa esausta di olive e nocciolino di sansa. Con i sottoprodotti dell’agricoltura si produce energia pulita.
Ogni quintale di sansa produce circa 4 chili di olio, denominato olio d’oliva, trattato tramite un processo chimico con i solventi – spiega Maurizio Chiodi, padre di Michele, titolare dell’Oleificio Chiodi –  E’ lo stesso processo che avviene per l’olio di semi e di arachidi. Una volta raffinato, poi, finisce negli scaffali dei supermercati. Con il residuo, invece, si possono ottenere due prodotti: la sansa ad uso domestico per le caldaie e con la depolverizzazione della stessa sansa il cosiddetto nocciolino,  che viene utilizzato anch’essa per il riscaldamento domestico“. Sono prodotti classificati di Biomassa e stanno sostituendo pian piano il Pellet in Italia, per i bassi costi economici. “Un quintale di Pellet costa 35 euro – spiega ancora Maurizio Chiodi – mentre un quintale di sansa ne costa 15. la Pensate che produzione di sansa non copre il fabbisogno esistente. L’Italia è la terza potenza per produzione di Olio ma, non coprendo come detto il fabbisogno, dobbiamo importare la sansa dal Marocco

C’è poco conoscenza e poco cultura sull’argomento, ma l’economia energetica del presente e del futuro passerà dai questi prodotti di biomassa, per la pulizia della materia e soprattutto per i costi!