GIULIANOVA – Dopo aver invitato oltre un anno fa tutte le forze progressiste, di sinistra e ambientaliste a cercare insieme le vie per creare una coalizione in grado di garantire un reale cambiamento nella nostra città, abbiamo salutato come un fatto nuovo la disponibilità anche del PD – maturata nella scorsa primavera in seguito al commissariamento del partito – ad impegnarsi per tale prospettiva nel segno della discontinuità e dell’innovazione programmatica. Sembrava tutto in discesa e facilmente raggiungibile l’obiettivo di prepararsi al meglio e per tempo al confronto col centrodestra nelle elezioni comunali del 2024 allestendo un forte schieramento unitario. Da mesi, invece, sono emerse difficoltà, da più fronti, che noi responsabilmente non abbiamo mai voluto riprendere pubblicamente per evitare di alimentare la polemica. Ma, a questo punto, non si può continuare a far finta di niente. A nostro parere si stanno togliendo chances alla possibilità che questa città finalmente abbia un governo che la riscatti dalla decadenza in cui è stata precipitata da troppo tempo.
Sono stati espressi pubblicamente, e ripetutamente, critiche e attacchi ingiustificati nei nostri confronti da parte di Unione Popolare e di ex amministratori del centrosinistra. Sono stati posti esplicitamente veti nei confronti del Cittadino Governante per quanto riguarda la scelta del candidato sindaco. Ultimamente, addirittura, leggiamo sulla stampa di riunioni con la presenza di varie anime del PD in cui si sottoscrivono accordi, nel mentre Il Cittadino Governante viene tenuto all’oscuro di tutto ma lo si dà per scontato come alleato.
Si tenta da parte di un’associazione, Demos – che per la sua natura dovrebbe essere neutrale ma ora è attivamente impegnata nella sinistra radicale – di farci passare come i responsabili del degrado giuliese come se avessimo governato e senza riconoscerci il ruolo svolto all’opposizione per il ritorno della buona politica in città! Una mistificazione che fa il paio con quella di Costantini il quale in consiglio comunale tenta, scorrettamente, di attribuirci le responsabilità di amministrazioni a cui ci siamo opposti.
È stupefacente, poi, come anche nel campo del centro-sinistra ci sia chi ha il coraggio di etichettarci come il vecchio della vita pubblica giuliese attribuendoci i limiti che hanno avuto i partiti negli ultimi decenni, noi che da 19 anni- da cittadini – ci battiamo per il cambiamento presentando agli elettori un programma moderno e coerentemente ancorato agli ideali della sinistra e dell’ambientalismo per una nuova idea città: sostenibile, vivibile, dinamica, solidale. Infine, ci risulta, purtroppo, che è stata persino messa in piedi una “macchina del fango” con calunnie e maldicenze contro esponenti della nostra associazione. Come si può arrivare a questo? Eppure la nostra storia e il nostro impegno raccontano ben altro: è sotto gli occhi di tutti come da 14 anni in consiglio animiamo il dibattito, la critica e la proposta ed è noto che in città abbiamo promosso innumerevoli iniziative pubbliche coinvolgendo, da quando amministra il centro-destra, anche le altre forze politiche dell’area progressista.
A questo punto è giunto il momento di dire che tutto quello che sta accadendo, più che indebolire il Cittadino Governare, mina seriamente la coalizione, presentandola agli elettori come divisa, danneggiandola e rendendola poco attrattiva. Insomma si rischia di compromettere l’appello che va rivolto a tutti coloro che ormai da tempo, anche nell’area della sinistra di Giulianova, si rifugiano nell’astensionismo e che noi nelle scorse elezioni abbiamo cercato di ri-motivare per tornare a votare, in parte riuscendoci.
Dal nostro punto di vista è assurdo che stia accadendo tutto questo e ci sembra, oltretutto, un gran regalo al centrodestra che andrebbe invece contrastato perché possano affermarsi il prossimo anno un’altra visione, un’altra idea di città, più vicine ai bisogni dei cittadini, agli interessi generali e ai beni comuni. Ci risulta difficile capire perché sta capitando. Proviamo a dire la nostra. L’impressione è che alcune forze politiche, ma non il M5S ed Europa Verde, vogliano Il Cittadino Governante nella coalizione come un supporto mentre le decisioni più importanti, a partire dalla scelta del candidato sindaco, intendono tenerle per loro (vedi riunioni segrete che poi finiscono sui giornali). Naturalmente questo per noi non è accettabile. Cerchiamo di spiegare perché. Forse alcuni partiti dello schieramento che si intende costruire – esclusi il M5S ed Europa verde – non hanno riflettuto a sufficienza né sul ruolo avuto dal Cittadino Governante negli ultimi 19 anni in città, né sui risultati che si sono avuti alle elezioni comunali del 2019, né su cosa sarebbe logico dedurne.
È utile quindi ricordare e ragionare su alcuni fatti che hanno caratterizzato la vita giuliese negli ultimi 20 anni.
L’IMPEGNO DEL CITTADINO GOVERNANTE DAL 2004 AD OGGI È UN FATTO – La nostra associazione nacque nel 2004 e all’epoca ci presentammo così:
“il nome ‘Il Cittadino Governante’ vuole significare partecipazione consapevole alla vita democratica, dialettica costruttiva governanti-governati, rinnovamento costante nelle responsabilità di governo con avvicendamento fra persone ben preparate e moralmente rette. Ogni cittadino (governato) è un potenziale amministratore (governante), ed è decisivo interessarsi ai fatti della propria città e poi documentarsi, approfondire, prepararsi, proporre. Nella vita pubblica i cittadini hanno il diritto-dovere di esprimere bisogni, di difendere i Beni Comuni, di esercitare la critica, purché ben argomentata, di presentare proposte. Riteniamo che la politica e i partiti possano e debbano migliorare, ma accadrà soprattutto se i cittadini si appassioneranno sempre più alla vita pubblica impegnandosi in una partecipazione responsabile e matura. Nel nostro piccolo, intendiamo dare, da cittadini tra i cittadini, un contributo in tale direzione. La nostra associazione è nata infatti, da un lato, per arricchire gli strumenti cittadini di cultura politica, dall’altro, per costituire un osservatorio attento all’azione amministrativa di chiunque governi la città, al fine di contribuire a rendere più partecipe la cittadinanza alla vita democratica e, quindi, più rappresentata nelle scelte amministrative”.
La nostra parte politica: “La nostra Carta dei Valori indica chiaramente che facciamo riferimento agli ideali della sinistra e dell’ambientalismo. Ci piace impegnarci per il rispetto degli interessi generali, la tutela dei beni comuni e per contribuire a rafforzare il senso della cosa pubblica nella vita politica giuliese”.
Gli obiettivi che ci stanno a cuore: “Giulianova punti ad essere decisamente una città viva e vivibile; una città dove le attività economiche si coniughino con il rispetto dell’ambiente e degli individui, dove la cultura e l’attenzione al sociale siano ben presenti, dove la partecipazione dei cittadini sia costantemente ricercata, dove la loro crescita civile e culturale sia permanentemente promossa, dove l’efficienza della macchina amministrativa comunale garantisca seriamente l’attuazione dei programmi”.
Nel 2009 decidemmo di presentare una lista civile: “per dare un salutare scossone alla vita politica giuliese. Noi crediamo che politica e partiti siano strumenti indispensabili per il governo democratico della società. Sempre più, però, si avverte l’esigenza di una loro seria riforma a tutti i livelli. Essi devono tornare ad essere il luogo delle idealità, della moralità, della cultura, della competenza amministrativa. Per questo chiariamo, sin da adesso, che la nostra presenza alle prossime elezioni comunali non servirà per creare nuove nicchie di potere personale o per costruire carriere politiche, bensì vorrà essere il nostro contributo alla causa della buona politica e del buon governo.”
Decidemmo di presentarci alle elezioni perché, dopo aver appoggiato nel 2004 la candidatura Ruffini (senza nulla chiedere mentre il nostro candidato sindaco faceva un passo indietro), sono emerse delle divergenze sulle scelte amministrative, a nostro parere incoerenti con gli ideali della sinistra e dell’ecologismo. Perciò siamo diventati una forza di opposizione dal 2005 al 2018, prima in città e poi anche in consiglio nella fase in cui ha governato Mastromauro. Per comprendere le ragioni della nostra opposizione facciamo qualche esempio fra le decisioni amministrative che abbiamo contestato in quel lungo periodo:
-
Una Variante al Piano Regolatore con tanto consumo di suolo (specialmente in campagna e in aree delicate), sovradimensionato e lontano dai principi della buona urbanistica, cosa che fu rilevata anche dalla Sezione di Urbanistica provinciale.
-
L’autorizzazione alla cementificazione, in buona parte abusiva come riconosciuto dalla magistratura, dell’area ex Migliori Longari, accanto alla strada collinare delle Fontanelle.
-
Il permesso di costruire palazzo Gavioli, violando le norme urbanistiche, con sfregio al Kursaal e al Lungomare monumentale con un grezzo che ancora adesso deturpa quello che dovrebbe essere il salotto giuliese.
-
La chiusura del Mercato coperto ai contadini costretti da quel momento a stare all’aperto e senza servizi igienici adeguati.
-
La proposta di alienare piazza Dalla Chiesa per farci poi edificare 4 mega-palazzi di 20 metri di altezza, cosa che fu impedita da noi con la raccolta di firme che ebbe un’adesione straordinaria da parte dei cittadini.
-
La contrazione di cospicui mutui per opere pubbliche di cui molte inutili o malfatte con notevole indebitamento del Comune.
-
La chiusura del cine-teatro Ariston e poi del cinema Moderno senza batter ciglio.
-
La cancellazione del parco sul cosiddetto “cannocchiale verde” anche di fronte alla raccolta di circa 3.000 firme a sostegno.
-
La Spesa corrente fuori controllo nel primo mandato Mastromauro che poi ha comportato gravi conseguenze per evitare il dissesto finanziario del Comune.
-
Il tentativo di vendere la Farmacia comunale impedita dalla raccolta di firme da noi promossa insieme ad altre forze politiche.
-
L’alienazione del Pioppeto con risorse utilizzate per evitare il dissesto finanziario del Comune invece di pagarci l’esproprio di parco Franchi (circa 4 milioni di euro) come era stato promesso.
-
L’alienazione di Julia Servizi per oltre 5 milioni di euro impiegati poi anch’essi per evitare il dissesto finanziario.
-
La tassazione locale progressivamente sempre più alta.
-
Il fallimento del CIRSU con la perdita del suo importante polo tecnologico e della nuova discarica, fondamentali per ridurre la TARI.
-
L’ubicazione sbagliata della caserma dei carabinieri poi corretta grazie ad una assemblea cittadina al Kursaal e al successivo Forum.
-
La cementificazione dei parchi pubblici con chioschi-ristoranti.
-
Piano spiaggia, fatto due volte in pochi anni, inadeguato e mai approvato (di fatto), definitivamente, visto che non tenne conto del nuovo Piano Demaniale Regionale approvato qualche mese prima.
-
Incapacità a risolvere in tempi rapidi il piano di recupero dell’ex Sadam e il piano di lottizzazione del Lido delle Palme, dove comunque furono tentate le approvazioni di varianti penalizzanti il Comune specialmente sotto il profilo della qualità del verde urbano, degli spazi pubblici e del rispetto del paesaggio.
-
La progressiva creazione di una sorta di comune parallelo con la Giulianova Patrimonio che, mal gestita e sotto finanziata, è finita sull’orlo del fallimento.
-
Varianti al piano commerciale comunale che nel potenziare esageratamente le grandi attività commerciali sulla Statale 16 hanno contribuito alla progressiva chiusura dei negozi in centro.
-
Decoro cittadino insufficiente per carenza di manutenzione e di pulizia.
-
Non essersi accorti che stavano accadendo fatti gravi nella pubblica amministrazione poi emersi con l’“Operazione Castrum”.
I RISULTATI DELLE ELEZIONI COMUNALI DEL 2019 SONO UN ALTRO FATTO SU CUI RIFLETTERE – Partendo da zero in 10 anni abbiamo ottenuto un crescente consenso: nel 2009, quando ci presentammo la prima volta raggiungemmo il 10%; nel 2014 il 15%; nel 2019 il 26% con 3376 voti. Per poche centinaia di voti Il Cittadino Governante, senza l’appoggio di nessun’altra lista e in pieno boom della Lega (poi sgonfiatosi per fortuna), non andò al ballottaggio che molto probabilmente poi avrebbe vinto grazie al sostegno del M5S che al primo turno, all’epoca, non poteva fare alleanze. Se il PD ci avesse appoggiato l’esito sarebbe stato sicuramente diverso e ora non avremmo il centrodestra al governo della città. Ma non fu così. O ancora adesso si ritiene che avremmo dovuto appoggiare noi il PD al quale avevamo fatto opposizione?
In ogni caso l’esito finale fu questo: Il Cittadino Governante grazie al 26% ottenuto al primo turno (diventando la prima forza politica in città) elesse 3 consiglieri, mentre il PD – che aveva governato per ben 14 anni assieme alle altre forze del centro-sinistra – ottenendo solo 911 voti scomparve dalla massima assise civica. Dunque il gruppo consiliare del Cittadino Governante è diventato l’unica forza di opposizione al centro-destra, e siamo stati lì, in consiglio comunale, a rappresentare l’area progressista, di sinistra e ambientalista. Da oltre quattro anni manteniamo una prospettiva aperta per questo campo conducendo con impegno un’opposizione rigorosa e costruttiva. Immaginate cosa sarebbe successo se il nostro gruppo consiliare non avesse onorato il mandato avuto dagli elettori lasciando campo libero e vita facile al malgoverno della Giunta Costantini senza opporre controllo, analisi critica e proposte: il centro-destra avrebbe avuto la vittoria assicurata per altri venti anni!
L’analisi su quanto era successo nelle elezioni del 2019 ci convinse della necessità di stringere alleanze per mettere in campo uno schieramento forte alternativo al centro-destra ed è per questo che già nel 2020 abbiamo ripreso il dialogo con tutte le forze politiche esistenti nel centro-sinistra, forze alle quali nel luglio del 2022 abbiamo inviato una lettera aperta contenente la proposta di un percorso comune. Ancora adesso continuiamo a lavorare in questa prospettiva. Sin dal primo momento abbiamo chiesto alle forze della coalizione un impegno per un reale cambiamento nel segno della discontinuità con le amministrazioni precedenti e nel segno dell’innovazione programmatica. È necessario promuovere il buongoverno con onestà, trasparenza e competenza, nell’ottica della sostenibilità, in tutti i settori di cui si occupa il Comune con un programma di svolta per la città.
Qualche esempio: impegno per un ospedale di eccellenza; riqualificazione e rivitalizzazione di tutto il Centro Storico; iniziative in campo economico per sostenere il turismo ma anche per la difesa del commercio locale, per la ripresa delle attività economiche nella zona artigianale-industriale (anche con l’economia circolare) e per la promozione dell’agricoltura; manutenzione e pulizia per un decoro urbano ottimale; riorganizzazione della macchina amministrativa; intercettazione di tutte le risorse finanziarie regionali, nazionali ed europee possibili. Naturalmente anche grande attenzione alla politica della casa, al sociale, ai giovani, alla terza età, alla cultura, alla partecipazione. Temi che elaboriamo da tempo in raccordo con la società civile e su cui daremo volentieri un contributo nella discussione per arrivare alla definizione di un programma comune.
Per favorire il cambio di passo auspicato per la nostra città un altro aspetto fondamentale è quello della qualità del personale politico che deve, in caso di vittoria, realizzare il programma. Noi pensiamo che occorrano preparazione politico-amministrativa, conoscenza delle problematiche cittadine esistenti, esperienza, passione disinteressata per la propria città, credibilità nella comunità da amministrare, capacità di innovare. La buona politica ha bisogno di tutto questo. Un bravo amministratore non si improvvisa, si prepara, così come non si improvvisa qualsivoglia attività.
Sicuramente nelle varie forze politiche del nostro campo ci saranno più figure con queste caratteristiche, ma riteniamo ce ne siano anche nel Cittadino Governante ed è per questo che, lungi dal voler imporre alcunché, riteniamo naturale che chi è già in campo per aver avuto il maggiore consenso, possa esprimere il candidato sindaco col sostegno leale di tutta la coalizione. A Giulianova, poi, considerati i risultati del 2019 ci sembrerebbe ancora più ragionevole se non si vogliono deludere i tanti cittadini che chiedono il rinnovamento dei partiti e il buongoverno. Gli esponenti del Cittadino Governante – è bene ricordarlo – non hanno avuto responsabilità amministrative nella decadenza giuliese degli ultimi 28 anni.
Quindi, secondo noi, tentare di mettere ai margini Il Cittadino Governante significa indebolire tutta la coalizione. Continuiamo a pensare che una coalizione alternativa è possibile se costruita con credibilità, coerenza e lealtà; caratteristiche che l’opinione pubblica apprezza ed in assenza delle quali percepirebbe l’alleanza come una fusione a freddo per prendere il potere ad ogni costo. Questo modo di fare non è la buona politica e come sappiamo allontana i cittadini dalla partecipazione al voto alimentando la sfiducia nei partiti.
In una lettera aperta non potevamo far altro che essere chiari, nel rispetto del nostro percorso e nel rispetto degli interlocutori, e naturalmente aperti al dialogo per rispondere alla grande attesa che a Giulianova c’è per una rinnovata e forte coalizione fra le forze progressiste, di sinistra e ambientaliste. – Il Cittadino Governante, associazione di cultura politica –