PESCARA – Auguro buon lavoro di cuore al nuovo Presidente di ANCI Abruzzo, il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto. Ringrazio tutti gli amministratori abruzzesi per la bella prova di coesione che hanno dato alla nostra regione. Non ci sono e non ci saranno da parte mia, come segretario di un partito, sciocche rivendicazioni di parte: il Presidente e tutti coloro che sono stati chiamati a guidare l’Anci lo faranno tutelando la piena autonomia del loro ruolo istituzionale e del più importante sindacato dei Comuni che oggi rappresentano. Le amministrazioni locali debbono tornare a recuperare la centralità che meritano nell’assetto amministrativo, la giusta attenzione da parte del Governo regionale e nazionale, il necessario protagonismo sulle priorità del territorio. Le amministrazioni, lo si ripete sempre in modo a volte retorico, sono in trincea. Ma lo sono davvero; a rapporto diretto con cittadini che sentono le altre Istituzioni lontane. Indebolire i Comuni significa minare la tenuta democratica del paese. Per contro, rafforzarli vuol dire tornare a tessere la tela della coesione nazionale. Per questo serve una forte rete di amministratori, un’Anci forte, autonoma ed ascoltata. E serve ancor più in Abruzzo, con le tante problematiche che subiamo e le tante opportunità che dobbiamo ancora cogliere. In questo senso, la scelta del Sindaco di Teramo è anche un bel messaggio rivolto all’azione di ricostruzione dei Comuni colpiti dal sisma, sfida che D’Alberto ha seguito in questi anni come ANCI nazionale. La giornata di oggi, insomma, è il miglior contributo che i Comuni abruzzesi potevano dare alla credibilità della politica della nostra regione.
Michele Fina, segretario Pd Abruzzo