TERAMO – Pago Pa è uno strumento di pagamento, “del quale sono note le problematiche, i costi, la rigidità, come al solito sempre a scapito dei cittadini contribuenti e consumatori”. A puntare il dito sulla piattaforma online, è l’associazione Robin Hood di Teramo che segnala ulteriori difficoltà relativa al sistema Pago Pa. “La prima è quella relativa al pagamento delle bollette dell’energia elettrica, con l’esclusione degli importi del  canone rai non dovuti; la seconda quella di poter pagare per abbattere i costi delle commissioni, più rate sisma delle bollette gas e luce, che nel caso di Pago Pa sono raddoppiate per gli ultra settantenni; un’altra è quella di poter accedere ad auto rateizzazioni gestite dall’utente sulla base delle proprie capacità”.

“Nello specifico – spiega Robin Hood – per il canone rai è possibile per l’utente pagare la bolletta elettrica escludendo il canone, perché non dovuto o pagato in altra utenza; questa circostanza prevista nell’accordo Governo-gestori, non determina morosità o distacchi della luce. Le società che hanno adottato il Pago Pa non consentono di fatto questa operazione, non può essere più utilizzato il conto corrente postale, che consentita il previsto relativo pagamento per differenza (ci troviamo quindi di fronte ad una ipotesi individuata in un accordo, ma non attuabile). La stessa cosa accade per i ratei sisma, molti soggetti hanno rate vicine ai venti euro, il costo di Pago Pa è di due euro, (ci troviamo anche qui di fronte ad una contraddizione i benefici di legge che hanno escluso costi aggiuntivi e interessi , ma la scelta vincolante dello strumento di pagamento online o in alternativa il bonifico, le neutralizza ponendo un costo pari al 10% circa degli importi per l’incasso)”.

“Pagamenti parziali o rateizzazioni, l’utente nelle more della definizione delle controverse aveva uno strumento utile: quello di pagare l’importo dovuto e riconosciuto e lasciare fuori quello contestato. Circostanza che portava benefici anche al fornitore dei servizi che, nel mentre, incassava. Oggi non è possibile. Pago Pa uno  strumento ‘innovativo’ che dimostra ancora una volta limiti tutti a sfavore dei consumatori”, conclude l’associazione a tutela dei consumatori.