TERAMO – Il Teramo ci ha provato ancora una volta a chiedere la riammissione in Lega Pro, in conseguenza di comprovate cause di forza maggiore e richiamando il fatto che, anche per il Collegio di Garanzia del Coni, il mancato indice di liquidità non era un elemento ostativo all’iscrizione, in risposta alla Serie A che aveva posto il quesito. Non c’è stato nulla da fare.
La storia – La società biancorossa era stata esclusa dalla FIGC, anche in sede di reclamo, perché:
- non in regola con l’indice di liquidità (da ripianare con circa 900,000 euro),
- per aver presentato nei termini di tempi perentori per l’iscrizione (22 giugno) la sola richiesta di rateizzazione all’Agenzia delle Entrate dei debiti IVA, accolta appena due giorni dopo.
Da ricordare che le quote di maggioranza della società biancorossa (60%) erano state poste sotto sequestro dal Tribunale di Roma che aveva pure estromesso, in una seconda fase e per diverso tempo, Massimo Chierchia dalle mansioni di rappresentante legale, nominando un CdA per l’ordinaria amministrazione. Di fatto la società non era stata nella condizione di poter adempiere al dovuto.
- Il 13 giugno vengono restituiti all’amministratore unico i poteri; si provvede al pagamento degli stipendi mentre il socio di minoranza rilascia la fideiussione. Viene altresì formulata la richiesta di rateizzazione del debito IVA, pure accompagnata dal pagamento anticipato di due rate;
- il 22 giugno si presenta la domanda di iscrizione confidando nel fatto che lo stesso Collegio di Garanzia si era già espresso (su richiesta della Lega di serie A) sull’indice di liquidità non necessario (per la FIGC non valido per la C) e che la richiesta di sospensiva avanzata al TAR dalla stessa FIGC, non era stata concessa;
- il 13 luglio (appena 5 giorni or sono – ndr -) le quote del Teramo Calcio vengono finalmente liberate ed entra in scena l’acquirente del 60% (Giuseppe Spinelli), pronto ad assolvere ad ogni adempimento.
Senza dimenticare che in tanti anni di professionismo la società teramana mai ha patito un solo punto di penalizzazione per irregolarità amministrative, tutto è comunque valso a nulla.
Adesso vedremo se la proprietà intenda porre la parola fine a questa storia da oggi o se andrà ancora avanti, fino al Tar Lazio, allorquando la stagione agonistica sarà comunque già iniziata.