Dire “no” è facile, tanto quanto incorrere in facili incidenti di percorso.

In passato, da un assessore dell’attuale amministrazione D’Alberto ci sentimmo chiedere: “Ma il vostro articolo sarà pubblicato subito?“. Chissà se intendeva “tutelare” chissà chi… Oggi, nella sostanza, seppur non formulandoci domande, non è stato possibile produrre foto durante la riunione di maggioranza a due anni dall’insediamento del Consiglio Comunale di Teramo (era il 18 luglio 2018), presso “Il Ceppo”: “Le foto vi saranno inviate successivamente“, hanno detto.

E’ normale? Macchè!

Dietro il poco elegante e irrispettoso “No”, anche stavolta si adombra il sospetto di dover “tutelare” il chissà chi di turno.

Vietare due-foto-due ad un quotidiano on-line della città, che era in loco, è un errore marchiano, mentre è del tutto normale autorizzare il Presidente del Consiglio a rilasciare un’intervista, com è stato.

Questo incidente di percorso si lega ad altro episodio recentissimo, che stavolta incorona anche un assessorino/a, Re/Regina di turno, tra coloro che hanno poco rispetto del lavoro altrui. Ripetiamo, allora, che ad una telefonata si può non rispondere per mille e più motivi, idem ad un sollecito, ma non si deve non farlo proprio.

Accade anche questo nella Giunta D’Alberto, alla quale ci permettiamo di ricordare che, a chi è sul campo per svolgere correttamente il proprio lavoro, va riconosciuto, sempre e non talvolta, il diritto di cronaca.

Non ci sono giustificazioni o lamentele terze che tengano, se non il riconoscimento, per taluni, di non essere mai i primi.