TERAMO – “Il Conservatorio Statale di Musica di Teramo ‘Braga’ è stato ‘nomade’ per anni, ovvero ‘non stanziale’: dopo aver perso la sua storica sede è stato costretto ad accamparsi ovunque capitasse, in strutture provvisorie, rischiando di perdere un’identità storica che invece, grazie ai suoi docenti, agli studenti e alle sue componenti amministrative, è riuscita a mantenere. Ma oggi il Conservatorio rivuole la propria sede, e attendiamo di poterla inaugurare. Per quel giorno, m’impegno, dismetterò i miei abiti sportivi, indosserò l’abito scuro da sera e anche il papillon, proprio per sottolineare la rilevanza del momento”. Lo ha detto il Presidente del Conservatorio Statale di Musica ‘G.Braga’ di Teramo, il professor Lino Befacchia, salutando la platea che ieri sera ha affollato, per il secondo anno consecutivo, il Duomo di Teramo per il tradizionale Concerto di Pasqua ‘Braga per la Resurrezione’, svoltosi alla presenza dell’Arcivescovo della Diocesi di Teramo-Atri, Monsignor Lorenzo Leuzzi.
“Il Conservatorio vive e lavora a pieno ritmo – ha sottolineato il professor Befacchia -. Stiamo realizzando progetti artistici di assoluto rilievo internazionale, attraverso collaborazioni di prestigio che ci hanno restituito la nostra anima e il nostro ruolo nel contesto cittadino e regionale. Ma non basta: il ‘Braga’ deve tornare nella sua casa d’origine, deve riacquistare i propri spazi storici, che portano incisi, già nelle mura, i nostri 124 anni di successi. E dalle Istituzioni ci attendiamo risposte certe, tempestive, aspetto di poter tagliare il nastro che segnerà il nostro rientro, finalmente, a casa. Pasqua è il tempo della resurrezione, e allora non c’è momento migliore per chiedere la ‘resurrezione’ della sede del nostro Conservatorio”. “Il Concerto ‘Braga per la Resurrezione’ – ha poi aggiunto Monsignor Leuzzi – vuole essere un momento di condivisione, un modo per creare una relazione per vivere insieme la Settimana Santa che è l’avvenimento più importante della nostra vita cristiana, è la Settimana che decide della nostra vita. Soprattutto la Pasqua è il momento che ci dà una certezza, ovvero che Cristo non è morto, perché il sepolcro era vuoto, Gesù non era morto nella sua tomba, ma è risorto, e l’augurio che posso fare a tutti, soprattutto ai giovani, è di incontrarlo al più presto nella propria vita di cristiani. I problemi passano, si risolvono, tanti volti sono destinati ad attraversare la nostra vita, ma l’unico vero incontro che vale la pena cercare è quello con Cristo. Con il ‘Braga’ si conferma poi la stretta collaborazione istituzionale che di nuovo vedrà gli artisti del Conservatorio protagonisti dell’appuntamento per i giovani a San Gabriele il prossimo 11 maggio”.
Quindi spazio alla musica con il Concerto ‘Braga per la Resurrezione’ concentrato sul Requiem in Re Minore K626 di Wolfgang Amadeus Mozart per Solisti, Coro e Orchestra in un Duomo affollato come nella migliore delle tradizioni. I solisti che si sono esibiti sono stati il Soprano Patrizia Biccirè, il Mezzosoprano Albina Riccioni, il Tenore Gianluca Pasolini e il Basso Andrea Tabili. Presente il Coro del Conservatorio Braga diretto da Paolo Speca, e a dirigere il Concerto è stato lo stesso maestro Federico Paci.