Un premio Nobel a Teramo: potrebbe già essere sufficiente questa affermazione a far capire la rilevanza dell’evento che domani, 19 marzo , si terrà alle ore 10,30 alla sala polifunzionale di Teramo, organizzato dal Premio nazionale Paolo Borsellino tutto l’anno. Sarà presente, infatti, Rossano Ercolini, insegnante che da anni si batte per raccontare e diffondere l’idea della strategia rifiuti zero. Ercolini è presidente delle associazioni Zero Waste Europe e Zero Waste Italy, le quali si pongono l’obiettivo ambizioso e visionario di ripensare il processo produttivo al fine di ridurre a zero la quantità di rifiuti prodotta, attivando un circolo virtuoso in cui tutti i materiali scartati possano vivere una nuova vita, rappresentando risorse per altri utilizzi. L’impegno a favore dell’ambiente portato avanti sin dagli anni ’70 ha permesso ad Ercolini di aggiudicarsi, a 15 anni dall’ultimo italiano a vincerlo, il principale riconoscimento a livello mondiale del settore: il “Global Environmental Prize”, conosciuto come “Premio Nobel dell’Ecologia”.
Nell’incontro alla sala polifunzionale, Ercolini con l’avvocato Tommaso Navarra – Presidente del Parco del Gran Sasso – e la professoressa Manuela Divisi – Dirigente del Liceo Milli di Teramo – presenterà il suo ultimo libro “Il bivio”, in cui racconta la sua lotta decennale contro poteri forti, descrivendo un nuovo modo di vedere la politica di gestione dei rifiuti. L’incontro con il “Premio Nobel per l’Ambiente” 2013 non può che rappresentare un’occasione di approfondimento significativo riguardo tematiche che incidono quotidianamente sulla loro vita.
Durante l’epidemia, quando eravamo tutti chiusi nelle nostre case, e le macchine quasi non circolavano più, e molte fabbriche si sono dovute fermare, e abbiamo mangiato a casa, e non abbiamo gettato rifiuti per strada e nelle falde acquifere, il mondo quasi non assomigliava più a quello di prima. I fiumi sono tornati puliti, nei porti sono tornati i pesci, l’aria si è fatta più pulita anche nelle città più inquinate e nei grossi centri industriali, dappertutto si è respirata un’aria nuova. Ma adesso cosa succede? Rossano Ercolini, fondatore e volto del movimento Rifiuti zero, nonchè vincitore del Goldman Environmental Prize, il cosiddetto Nobel per l’ecologia, sarà a Teramo il 19 marzo mattina e Pescara il 2 aprile per affrontare il difficile problema del ritorno alla normalità: sì, perchè? tornare a “come era prima” significa accettare di inquinare il pianeta, respirare sostanze tossiche, rinunciare alla biodiversità, mettere a rischio la nostra salute e quella delle generazioni successive. Se il dilemma fra sanità e lavoro è oggi al centro del dibattito politico e sociale, troppo spesso si dimentica di includere nel discorso anche il tema della salute ambientale, dell’ecologia e dunque della pace. Con l’emergenza coronavirus abbiamo aperto gli occhi e visto le falle di un sistema che finora abbiamo creduto incrollabile: ora è il momento di cambiare rotta e muoverci finalmente verso quella green revolution che promette un mondo con meno rifiuti, più verde, un mondo in cui per tutti sia possibile pensare e ripensare il futuro e la democrazia.