TERAMO – In coerenza con le proprie finalità associative e con le attività sin qui svolte al fine di promuovere la partecipazione popolare dei cittadini sui destini progettuali del Teatro romano; con la raccolta di firme per promuovere il referendum consultivo, nonostante oggi il procedimento referendario sia irrimediabilmente bloccato, l’Associazione culturale Demos ha promosso una Conferenza cittadina per il giorno venerdì 22 marzo 2019, dalle ore 17,30 alle ore 20,00 presso l’Hotel Abruzzi in Teramo con lo scopo di proporre alla Città, ai cittadini e ai giovani, alle realtà associative di base (comitati di quartiere, associazioni culturali e di volontariato) nonché all’Amministrazione comunale, alle associazioni e agli ordini professionali, una consultazione popolare nelle forme del Sondaggio deliberativo (deliberative polling), sul seguente doppio quesito:
- i cittadini scelgono la continuità funzionale tra le parti di città attorno al Teatro romano, o l’isolamento del monumento dal contesto urbano?
- quale delle due soluzioni (Bellomo, Carbonara) garantisce e realizza quanto deciso rispetto al precedente primo quesito?
Il Sondaggio deliberativo che si propone, è uno strumento di democrazia partecipativa che si articola e si sviluppa per fasi successive coinvolgendo un campione casuale e rappresentativo di cittadini della Città di Teramo dai 16 anni in su. I cittadini coinvolti, dopo aver esaminato attentamente lo Studio Carbonara e il Progetto Bellomo con l’aiuto e il contributo degli esperti, esprimeranno un parere sul doppio quesito posto. Dette fasi saranno dettagliatamente esposte nella Conferenza cittadina del 22 marzo.
“L’Associazione Demos”, spiega il presidente Carlo Di Marco, “nel dare atto all’Amministrazione comunale della sua disponibilità ad affiancare l’esperienza, più volte manifestata e ultimamente confermata in un incontro con i nostri organi teramani, lancia un appello a tutte le forze sociali, le associazioni di volontariato, i comitati di quartiere e il loro coordinamento comunale; agli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri e a tutti colori che intendono dare un contributo di impegno effettivo per la realizzazione di questo importante esperimento partecipativo che, unico in tutto il centro meridione dell’Italia, collocherebbe la nostra fra le Città pilota della democrazia e della partecipazione”.