MOSCIANO SANT’ANGELO – “Il bilancio pluriennale 2025/2027, così come la relativa nota di aggiornamento del documento di programmazione (per le medesime annualità) ricalca, in buona sostanza, gli schemi di bilancio degli anni passati. Nulla di nuovo sotto il sole. La risoluzione dei grandi temi che da sempre attanagliano la comunità – al netto degli investimenti da PNRR che, però, viaggiano in totale autonomia contabile – non trova definizione di tempo, se non nelle medesime modalità che da sempre Mosciano Democratica ha proposto, ripetesi, ad oggi, senza soluzione”. Così, in una nota, la consigliera Maria Cristina Cianella di Mosciano Civica.
“Cineteatro Acquaviva, Cimitero, Destinazione degli immobili confiscati alla malavita, tutela del patrimonio architettonico ed artistico del paese (vedasi, ad esempio, i leoni antistanti la Torre Acquaviva e ‘le vecchie Fonti’) vengono inserite in frasi di stile e numeri di riferimento – continua – che, però, non rispondono alle esigenze del fattore tempo. Sono circa 15 anni che tali tematiche hanno necessità di risoluzione. Soluzione di tempo che, tuttavia, non trovano. Nessun capitolo di bilancio previsto per le Pari opportunità, seppur è stato precisato dall’assessore di riferimento, che per progetti ed iniziative meritevoli anche della relativa Commissione si potrà attingere ad altri capitoli similari. Alcun contributo di visione politica sul bilancio, seppur dietro mia sollecitazione, dato dal Capogruppo di Mosciano Democratica nonché dalla consigliera in rappresentanza del M5S circa la differenza di impostazione, di fatto inesistente, rispetto agli altri e passati documenti di programmazione”.
“Diversamente pesa, sotto il profilo politico nell’ambito del csx, il voto contrario di Luca Lattanzi che, per la prima volta, cambia prospettiva di vedute su un bilancio pluriennale pressoché identico a quelli di sempre e vota contrario. Unica nota positiva l’accoglimento, già in commissione regolamenti poi riportata in Consiglio, del mio emendamento alla proposta della maggioranza di estendere l’esenzione tari per i primi 5 anni a tutte le attività similari, rispetto a commercianti, artigiani, studi professionali che intendono insediarsi nei centri storici di Mosciano e Montone, come inizialmente proposto”, conclude Maria Cristina Cianella.