Coordinato dall’IZS dell’Abruzzo e del Molise, il progetto mira a ridurre i rifiuti marini con i pescatori di Termoli nel ruolo di veri “Spazzini del Mare”

Promuovere la pesca sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente, innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze “per la protezione e il ripristino di aree marine degradate a causa dei rifiuti da pesca e non presenti sui fondali”, a garanzia di una migliore gestione e conservazione delle risorse biologiche del mare, quindi a tutela della salute umana: da queste premesse e volontà della Regione Molise nasce il progetto Termoli Sea Cleaners presentato questa mattina agli organi di informazione nella splendida cornice naturale del Porto Turistico di Termoli al cospetto degli attori istituzionali, tecnici e operativi.

La conferenza stampa è stata introdotta dal responsabile del Laboratorio Ecosistemi Acquatici e Terrestri dell’IZS Teramo Nicola Ferri che, in veste di moderatore del tavolo, ha passato la parola per primo al Presidente della Regione Molise Donato Toma. Dopo aver ricordato come il progetto sia in linea con l’avviso pubblico emanato dalla Regione Molise e aver delineato le attività di massima, il Governatore ha sottolineato: “La perfetta sinergia tra pubblico e privato e la corale partecipazione di tutto il mondo della pesca del territorio che permetteranno la pulizia del mare, attività di fondamentale importanza per uno sviluppo sostenibile. In questo progetto i pescatori assumono un ruolo preziosissimo: siamo un popolo di navigatori e vorremmo navigare sul pulito”, ha chiosato il Presidente Toma.

Il Sindaco di Termoli Francesco Roberti ha definito Termoli Sea Cleaners: “Un progetto significativo per la pulizia del mare, affinché i rifiuti non finiscano nella ciclo alimentare”, ricordando che “il Comune ha già realizzato una prima isola ecologica nel Porto e che, in attesa di un Piano Rifiuti, attività come queste assumono un grande valore per l’intera comunità”.

Alle parole del Sindaco sono seguite quelle dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Termoli, Rita Colaci, che si è soffermata brevemente sul complesso iter burocratico e organizzativo del progetto, augurandosi “sia finalmente l’inizio della risoluzione di un problema molto serio che affligge l’ambiente”.

Il Comandante della Capitaneria di Porto di Termoli, Amedeo Necarlo, ha evidenziato per prima cosa il piacere con il quale la Capitaneria ha fornito il patrocinio al progetto: “Perché siamo coinvolti per le nostre attribuzioni istituzionali di ‘difesa dell’ambiente mare’, perché questo progetto è una grande e buona notizia dal momento che sono stati ‘sfruttati’ bene fondi europei e perché siamo davvero convinti che si possano conseguire risultati significativi”.

In rappresentanza dell’IZS dell’Abruzzo e del Molise, Ente promotore e capofila di Termoli Sea Cleaners, sono intervenuti il Direttore Generale Nicola D’Alterio e il Presidente del CdA Alfonso Cantone.

Il DG D’Alterio ha esordito ricordando quanto sia difficile in Italia mettere insieme Enti e Istituzioni, pubblico e privato, mentre: “Questo ambizioso progetto è un esempio virtuoso di sinergia su più livelli. La forza dell’IZS è la capacità di dialogare, interagire, fare sintesi e portare a compimento attività e progetti sempre in ottica interdisciplinare e con un approccio One Health (Una sola salute). Il Molise è il nostro territorio, per questo stiamo facendo investimenti significativi nelle sedi di Campobasso e Isernia. Nel Centro Ricerche per gli Ecosistemi Marini e Pesca di Termoli operano professionalità di alto valore e vogliamo che diventi un Centro di riferimento nel campo della Biologia Marina per tutto l’Adriatico”.

Nel rafforzare l’importanza della reale sinergia alla base del progetto Termoli Sea Cleaners, il Presidente del CdA Cantone ha utilizzato una pertinente metafora: “Quando tutti remano nella stessa direzione la barca naviga stabilmente e arriva in un porto sicuro… che oggi è quello di Termoli”. Il Dott. Cantone ha sottolineato la grande collaborazione e capacità di ascolto della Regione Molise, nonché la forza del comparto marittimo di Termoli: “Si deve ai pescatori e alle Associazioni che li rappresentano la riuscita del progetto, sono loro la più grande risorsa di Termoli”.

La biologa Giuseppina Mascilongo, responsabile scientifico di Termoli Sea Cleaners, ha tratteggiato brevemente le conclusioni del progetto per poi passare la parola a Paola Marinucci dell’Associazione Armatori Pesca del Molise, Domenico Guidotti di GLS – Servizi Marittimi e Pescatori Molisani e Agostino De Fenza di Defmar.

Il Presidente della Regione Molise Donato Toma ha chiuso la conferenza stampa con i saluti finali e l’augurio che questo sia il primo di tanti progetti capaci di dare lustro al territorio regionale.

Il PROGETTO

Termoli Sea Cleaners è un progetto della durata di 18 mesi, finanziato con 604.471,10 euro: 302.235,55 euro dall’Unione Europea, 211.564,89 euro dallo Stato Italiano, 90.670,66 euro dalla Regione Molise. Promotore e capofila è l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, con la fattiva collaborazione di 76 imbarcazioni aderenti all’Associazione Armatori Pesca del Molise, alle Società Cooperative Defmar (di AGCI Agrital), GLS – Servizi Marittimi e Pescatori Molisani (di Fedagripesca-confcooperative). Al progetto collabora anche il CREA del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che valuterà la realizzazione di una piattaforma informatica finalizzata a generare valore economico dai rifiuti rinvenuti in mare.

Il progetto permetterà ai pescatori di diventare dei veri e propri “Spazzini del Mare”, riuscendo a ripristinare aree marine inquinate dai rifiuti e contribuendo alla riduzione del fenomeno delle reti fantasma. Le imbarcazioni aderenti all’iniziativa realizzeranno la raccolta dei rifiuti marini pescati sia durante le normali attività di pesca che nel corso di uscite dedicate. Tutte le attività previste saranno disciplinate da un apposito protocollo, condiviso con tutti gli attori della filiera (associazioni, armatori, pescatori, Guarda Costiera, ditta di smaltimento e riciclo), che considererà tutte le fasi necessarie: dalla raccolta allo stoccaggio, fino al conferimento dei rifiuti raccolti in mare. Le imbarcazioni saranno dotate di specifiche attrezzature elettroniche installate a bordo (GPS, tablet, elettrosega), di contenitori per la raccolta differenziata e per lo stoccaggio a bordo dei rifiuti. Nelle acque portuali è prevista l’istallazione di particolari attrezzi per la raccolta automatica dei rifiuti che permetteranno di catturare per ogni secchio circa 1,5 kg al giorno di microplastiche, microfibre e altri rifiuti comuni come mozziconi e diverse tipologie di plastica. Il progetto prevede anche l’ammodernamento dell’area di stoccaggio rifiuti già esistente.

La formazione dei pescatori e la campagna di comunicazione permetteranno una conoscenza precisa del protocollo di gestione dei rifiuti che deve essere messo in atto al Porto di Termoli e stimoleranno i pescatori a partecipare attivamente al progetto, sensibilizzando non solo la loro coscienza ma anche quella di tutta la collettività. L’intervento di pesca accidentale dei rifiuti coprirà un’area di circa 14.644 km2 e si estenderà fina 40 miglia dalla costa, mentre l’intervento di raccolta mirata dei rifiuti marini coprirà un’area di circa 1.861 km2 e si estenderà fina 20 miglia dalla costa.