TORANO NUOVO –  “Sono arrabbiato e non mi sembra una cosa giusta”. Lo ha ripetuto più volte in questi giorni, tra interviste e post sui social, Angelo Bizzarri del Ristorante Roma di Torano Nuovo.

Il mondo della ristorazione vive momenti difficili e di decisa fibrillazione in questo lungo periodo di pandemia. L’imposta ed improvvisa chiusura nel giorno di San Valentino, conseguenza del ritorno in zona arancione dell’Abruzzo, ha lasciato il segno in modo evidente.

L’aspetto evidenziato dal ristoratore toranese è quello rappresentato dalla possibilità per i ristoranti di trasformarsi in mense aziendali, acquisendo un codice ATECO specifico e stipulando convenzioni contrattuali con alcune aziende per la pausa pranzo di dipendenti e collaboratori. Aspetto, questo, quasi sconosciuto ai più e di cui è stata data scarsa o quasi nulla comunicazione agli stessi ristoratori.

“A San Valentino, un solo giorno prima ci è stata data la comunicazione della chiusura del locale e lo abbiamo fatto. Ma ho saputo, da qualche giorno, che alcuni miei colleghi hanno recuperato attraverso la trasformazione in mensa aziendale. Io ho un locale idoneo. Se venissero 5 ditte a mangiare o vengono normali clienti è la stessa cosa. La possibilità di eventuale assembramento è identica. Non ce l’ho con i miei colleghi, ma questa è una forma sbagliata. Se possono lavorare loro allora dovremmo poterlo fare anche noi”, conclude Bizzarri.

 

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