TERAMO – Nel giugno del 2023 scrivevamo che tramite la Presidenza del Consiglio dei Ministri, c’è stato un finanziamento-bis del Bando delle Periferie per una somma, a disposizione della Giunta comunale, superiore ai dieci milioni e che è stato pure individuato, tramite gara pubblica, il progettista. La somma disponibile è di per sé sufficiente per il recupero della struttura e per la realizzazione del parcheggio sotterraneo. Dichiarava il Sindaco D’Alberto. ““Non si potrà comunque non tener conto della normativa sulla sicurezza, che impedisce la realizzazione di un impianto con presenza di pubblico superiore alle 2.000 unità. Quello che ne verrà fuori  sarà un impianto riqualificato, che vedrà salvaguardata la gran parte della preesistente struttura e che offrirà risposte alle diverse esigenze delle società sportive”. Va altresì ricordato che quel percorso di rigenerazione urbana dell’intera zona, vedrà il “Comunale” collegato sia alla Casa dello Sport, sia alla Palestra San Giuseppe.

Detto ciò, potrebbe cogliere di sorpresa il pensiero del prof. Elso Simone Serpentini, non certamente favorevole alla chiusura del “Delfico”, il quale è invece contrario all’eventualità che l’area del vecchio stadio cittadino possa essere occupata dalla scuola (al pari di chi scrive). Gli abbiamo chiesto di motivarci il perché e lui, molto gentilmente, ci ha risposto.

“Il sonno della ragione genera mostri. È proprio vero. E tra i banchi del consiglio comunale di Teramo, quelli della minoranza, la ragione dorme da un bel po’, così che di mostri se ne sono generati a centinaia. Solo così si spiega la pertinace ostinazione con la quale quei consiglieri insistono a proporre che il liceo provvisorio su palafitte (va bene, sono moduli, ma poco cambia), sia collocato sul terreno del vecchio campo sportivo comunale, con la scusa che bisogna collocarlo al centro e non in periferia, nell’area del Forti, come un improvvido quanto importuno presidente della Provincia sta facendo. Quando edificarono il Comi ci fu chi si oppose dicendo che lo si metteva troppo alla periferia, quindi i concetti di centro e di periferia sono assai relativi. Ma qui non c’entrano il centro e la periferia, qui c’è solo da dire che i consiglieri di minoranza del comune di Teramo si sono bevuti il cervello o nascondono qualche interesse non certamente pubblico. L’area è destinata con vincolo d’uso ad attività sportiva, i terreni vennero espropriati con questo vincolo, che rimane. Il Comune ha predisposto un progetto di recupero dell’area, i fondi ci sono, e l’unica colpa di D’Alberto è quella di non avere ancora fatto nulla per portarlo ad esecuzione dando così la stura a queste folli richieste di diversa destinazione e ad una raccolta di firme, che intende contrapporsi a quella fatta a suo tempo e che portò 5.000 teramani a sottoscrivere il “giù le mani dal comunale” quando Brucchi voleva fare ciò che i suoi eredi politici propongono oggi: espropriare il comunale della sua storica funzione e destinarlo ad altro, Brucchi ci voleva fare un teatro, un cinema e degli appartamenti, i suoi eredi vogliono collocarci un liceo provvisorio che tutti sanno che diventerà definitivo. Un’allocuzione locuzione latina dice: “ Quos vult Iupiter perdere, dementat prius”, tradotta, significa : “A quelli che vuole rovinare, Giove toglie prima la ragione”. Ecco penso che ai consiglieri di minoranza, non tutti, Giove abbia tolto irreparabilmente la ragione. Nell’”Orlando Furioso” Ludovico Ariosto racconta che Astolfo va sulla Luna per tentare di recuperare il senno di Orlando. Credo che quello dei consiglieri di minoranza del comune di Teramo sia finito oltre la Via Lattea” – E.S. Serpentini –