FARINDOLA – ‘Noi ci siamo”, così il vicepremier Luigi Di Maio mentre stringe le mani dei parenti delle vittime dell’hotel di Rigopiano appena giunto sul luogo del disastro. Di Maio si è intrattenuto a parlare con Gianluca Tanda, del Comitato Vittime di Rigopiano. Il 18 gennaio 2017 una valanga travolse l’hotel e uccise 29 persone. 11 furono i sopravvissuti. Luigi Di Maio dopo essere arrivato a Rigopiano ha salutato alcuni parenti delle vittime davanti al totem dell’hotel precisando che non avrebbe voluto rilasciare dichiarazioni alla stampa, ma ha continuato a parlare con i parenti. Ha assicurato ai familiari delle vittime la presenza del Governo e la volontà di seguire anche gli sviluppi della vicenda giudiziaria.
Anche Matteo Salvini è giunto nel luogo della tragedia dell’hotel Rigopiano. Il vicepremier ha salutato i parenti delle vittime e ha fatto un
giro intorno all’area dove una volta c’era il resort: ha anche ascoltato i racconti dei parenti, che hanno tenuto ciascuno ha spiegare la loro storia. Salvini ha poi chiesto informazioni sulla situazione del luogo: è visibilmente commosso e si è intrattenuto con alcuni parenti che esponevano la foto dei loro congiunti morti.
La fiaccolata è arrivata davanti alla chiesa a Farindola, insieme ai parenti delle vittime hanno sfilato i vicepremier Salvini e Di Maio, accompagnati l’uno dal coordinatore regionale della Lega Bellachioma, l’altro dal consigliere regionale M5s Sara Marcozzi e dal sottosegretario Vacca. Il parroco don Luca di Domizio ha annunciato che celebrerà la Messa al posto del vescovo Valentinetti, come invece previsto. La piccola chiesa non può contenere la folla presente, i vice premier sono entrati per seguire la Messa. (ANSA)