TERAMO – Come annunciato nei giorni scorsi, con la firma, ieri mattina, dell’ordinanza che dispone la riconsegna al Comune di Teramo del parcheggio di piazza Dante, comprensivo sia del piano a raso che di quelli interrati, si apre una nuova fase nella gestione dell’area.

L’ordinanza, che segue la sentenza di primo grado, immediatamente esecutiva, con la quale il Tribunale di Teramo ha sancito la risoluzione della convenzione con la società accogliendo la richiesta del Comune, prevede che le operazioni di riconsegna si svolgano il 21 dicembre, con una fase transitoria di quattro giorni, ed è volta a tutelare l’utenza, garantendo l’utilizzo della struttura.

“Sono sempre stato convinto, fin da quando ricoprivo la carica di consigliere comunale di opposizione, della necessità che l’area di piazza Dante rientrasse nella piena proprietà dell’ente – sottolinea il Sindaco Gianguido D’Alberto – per anni, infatti, la piazza era stata lasciata completamente in abbandono, così come la questione del parcheggio era stata gestita con continue proroghe senza scadenza con chiare responsabilità politiche e amministrative. Per questo la mia amministrazione, fin dal primo mandato, ha preso in mano la situazione del parcheggio e ha lavorato per risolvere definitivamente la questione, avviando un percorso di netta rottura con il passato. Le diverse sentenze che hanno interessato la questione fino ad oggi, quella del Tar Abruzzo nel 2022 e quella del Tribunale di Teramo di maggio 2023, hanno confermato la bontà del nostro operato e di conseguenza proseguiremo su questa strada anche nella consapevolezza della strategicità di piazza Dante. Come ho avuto già modo di annunciare l’area verrà sistemata e anche il piano a rasi resterà in questa fase adibito a parcheggio, anche alla luce delle previsioni del PUMS che individuano piazza Dante come uno dei principali Hub intermodali nel sistema della sosta. Con il rientro dell’area nella piena disponibilità del Comune, inoltre, potremo rimodulare la distribuzione dei parcheggi. Oggi abbiamo chiuso una delle vicende più pesanti tra quelle ereditate da un triste passato e che i cittadini teramani hanno ingiustamente pagato”