L’AQUILA – Premiati questo pomeriggio a Palazzo Silone a L’Aquila, nell’ambito della presentazione del marchio europeo Ristorante tipico d’Abruzzo, i ristoratori storici che si sono distinti per la cura e la diffusione della tradizione gastronomica regionale e per la loro presenza sul territorio. A ricevere il riconoscimento, scelti uno per ogni provincia, sono stati: Daniele Zunica, Ristorante Zunica 1880 di Civitella del Tronto; Marcello Spadoni, Ristorante La Bandiera di Civitella Casanova (Pescara); Peppino Tinari, Ristorante Villa Maiella di Guardiagrele (Chieti); e Lanfranco Centofanti, Ristorante L’Angolo d’Abruzzo di Carsoli (L’Aquila). Inoltre, sono stati premiati anche i seguenti ristoranti tipici di Teramo: Vecchia Marina di Roseto, con Gennaro D’Ignazio; Valerio Di Mattia, Il Palmizio di Alba Adriatica, con Valerio Di Mattia; Patrizia Corradetti, Zenobi di Colonnella, con Patrizia Corradetti; Borgo Spoltino di Mosciano.
L’istituzione di un marchio per i “Ristoranti tipici d’Abruzzo”, riconosciuto a livello europeo persegue il duplice obiettivo di favorire la conoscenza e la visibilità degli esercizi commerciali che aderiranno e promuovere le produzioni agroalimentari fra cui quelle riportate negli elenchi del Ministero delle politiche Agricole Forestali. La legge n. 1/2018 “Norme per la valorizzazione e promozione dei ristoranti tipici dell’Abruzzo” rappresenta uno strumento che la Regione ha voluto proporre al territorio per promuovere lo sviluppo della ristorazione tradizionale di qualità e la tutela della cultura delle produzioni enogastronomiche.
“La Regione Abruzzo, nell’anno nazionale del cibo proclamato dai Ministeri dell’Agricoltura e dei beni culturali, ha deciso di riconoscere con un marchio europeo, i ristoranti che propongono piatti tipici della nostra terra – ha detto l’assessore Lorenzo Berardinetti – Nell’ambito dell’Unione Europea la nostra regione è la prima a istituire il marchio come emblema di qualità e garanzia del territorio e dei prodotti dell’Abruzzo nel mondo. Con questa legge abbiamo voluto dare valore ai ristoratori come anche promuovere le produzioni agroalimentari di qualità, da quelle biologiche a quelle con i marchi IGP e DOP, a quelle ricomprese nei presidi Slow Food”.
All’incontro sono intervenuti Franco Franciosi,ristoratore e portavoce dei ristoratori per il marchio europeo, Leonardo Seghetti, docente di medicina veterinaria e bioscienze all’università di Teramo, Eugenio Signoroni, responsabile nazionale guide slow Food, Massimo Di Cintio, collaboratore guide Identità golose, Gambero rosso e Osterie d’Italia. Il marchio europeo consentirà l’identificazione in tutto il territorio dell’Unione europea dei ristoranti che utilizzando prodotti tipici abruzzesi nonché, diffondendo la tradizione enogastronomica dell’Abruzzo, rendono conoscibile ed apprezzabile la gastronomia abruzzese.
“Sviluppare la ristorazione abruzzese – ha aggiunto l’assessore – ha molteplici ricadute economiche e sociali. Penso al significato che può assumere quale strumento di promozione turistica piuttosto che di valorizzazione delle filiere che da sempre caratterizzano la nostra Regione, come ad esempio gli allevamenti delle nostre montagne, la pesca dell’Adriatico e le produzioni agricole. Promuovere lo sviluppo della ristorazione tradizionale di qualità e tutelare la cultura delle produzioni enogastronomiche dell’Abruzzo è garanzia di tutela per i consumatori. Il marchio sarà concesso nel rispetto del disciplinare che abbiamo notificato alla commissione europea, a quanti promuoveranno menù all’insegna della tradizione o comunque a coloro che in maniera innovativa utilizzeranno i prodotti della nostra terra”.