TERAMO – Si è svolta ieri sera la fiaccolata “Luci nel buio” per le vie della città di Teramo, organizzata dalla Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Teramo e dalla Provincia di Teramo, in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità, alle Politiche Sociali e alla Consulta per le Pari Opportunità comunale e con il prezioso supporto dell’Associazione il Guscio di Roseto degli Abruzzi. Una fiaccolata che ha visto la partecipazione di moltissime persone che si sono riunite per lanciare un chiaro messaggio di condanna verso ogni forma di violenza e, nel contempo, un chiaro messaggio di impegno verso una emergenza sociale e culturale che può colpire tutte le donne indistintamente.

Tante luci hanno percorso Corso de’ Michetti e Corso San Giorgio, in rigoroso silenzio. Il corteo si è poi fermato dinanzi al palazzo della Prefettura per un momento di riflessione, dove tutte le autorità presenti hanno portato il loro contributo ribadendo la ferma condanna ad ogni tipo di prevaricazione, violenza e disparità di trattamento. Emozionante l’intervento di una studentessa che ha raccontato la storia di Luca, 13 anni, che si è tolto la vita perché bullizzato dai compagni di scuola, suscitando riflessioni su cosa è necessario fare per evitare in futuro tali tragedie. E poi le testimonianze di due donne vittime di violenza, due donne coraggiose che hanno raccontato la loro triste storia.

Camillo D’Angelo: “È stato un momento emozionante che ha permesso di dare voce a tutte le donne la cui voce viene soffocata quotidianamente negli ambienti domestici, nei luoghi di lavoro ma anche negli androni dei palazzi o in una stazione ferroviaria. Il silenzio che ha avvolto la fiaccolata è valso più di mille parole, quale simbolo di rispetto e di vicinanza a tutte le vittime di violenza per le quali la nostra società è chiamata a fare qualcosa di concreto. Come istituzioni abbiamo la responsabilità di portare questo tema all’attenzione di tutti e di adoperarci con tutti gli strumenti a nostra disposizione per mettere fine a tutti gli abusi e a tutti i soprusi”.

Amelide Francia: “Moltissime persone, Autorità ed Amministratori hanno accolto il nostro invito per continuare uniti questa battaglia di civiltà. Ieri sera abbiamo acceso tante luci nel buio del silenzio e dell’indifferenza, per far comprendere a tutte le donne vittime di violenza che non sono sole, che la condanna ad ogni forma di violenza è unanime. Ringrazio le donne che hanno voluto condividere con noi il loro vissuto di violenza, incoraggiando a denunciare, ad aprirsi per uscire dalla spirale di violenza”.

Si ringraziano, inoltre, le componenti della Cpo provinciale, Angela Mascia, Maria Cristina Marroni, Francesca Falcone e Valentina Di Sante per l’impegno profuso, la bravissima Maria Rita Piersanti, Luca Gianfelice, Marco Borgatti, il bar San Matteo, tutte le autorità, Polizia, Carabinieri, il Comando di Polizia Municipale.