TERAMO – In Italia lo sfruttamento sul lavoro è una caratteristica cronica del sistema, il contesto salariale è disastroso, gli stipendi non crescono da trent’anni, un terzo dei contratti siglati dai sindacati Cgil-Cisl-Uil è sotto la soglia dei 9 euro l’ora, il lavoro povero cresce sempre di più e le categorie più colpite sono donne, giovani e migranti. Il Governo con la cancellazione del reddito di cittadinanza, nascondendosi dietro la narrazione dei furbetti e con la negazione del salario minimo, garantisce sempre di più alle imprese forza lavoro a basso costo. Inoltre i padroni non sono interessati alla salute e alla sicurezza dei lavoratori perché rappresenta un costo per loro. Spesso anche con la complicità del rappresentante per la sicurezza dei lavoratori, che invece di svolgere un ruolo fondamentale diventa responsabile di eventuali mancanze per accontentare il padrone. Noi non ne possiamo più e vogliamo gridare basta e mettere in campo ogni iniziativa necessaria per fermare questo scempio! Ne parleremo sabato 18 novembre alle ore 18,00 alla Casa del Popolo di Teramo, in via Nazario Sauro, 52.