PESCARA – E’ un paradosso tutto abruzzese quello che si è creato attorno all’elisoccorso dell’ospedale Santo Spirito di Pescara e che questa mattina è stato denunciato dal consigliere regionale, vice Presidente della Commissione Sanità in Regione Abruzzo, Domenico Pettinari. “Il servizio di trasporto per le urgenze con l’elicottero”, spiega il 5 stelle, “era attivo fin quando, con un nuovo bando di gara, si è proceduto all’acquisto di un nuovo mezzo. Peccato però che il nuovo elicottero per il soccorso urgente non sia compatibile con l’eliporto dell’ospedale in cui avrebbe dovuto svolgere la sua funzione. Ad oggi, per colmare questo clamoroso errore, si dirotta l’elicottero verso l’aeroporto di Pescara, una volta lì un’ambulanza privata, pagata dalla stessa ASL , trasporta il malato fino in ospedale.
Il malato viene potenzialmente messo a serio rischio ed i costi per il servizio aumentano vertiginosamente”, racconta Pettinari, “perché il percorso in ambulanza allunga sicuramente i tempi di intervento del personale medico, inoltre, i costi lievitano poiché il trasporto è stato affidato ad un privato che viene pagato con soldi della Asl e i costi per il bando ed il nuovo mezzo non hanno migliorato alcun servizio, anzi, lo hanno peggiorato.
Chiediamo che venga immediatamente messo l’eliporto in condizione da permettere atterraggi in sicurezza per personale e pazienti. Un intervento necessario soprattutto per i casi di grave urgenza e per quelle aree interne che non raggiungono agevolmente l’ospedale di Pescara in caso di emergenza.
L’Assessore Paolucci”, incalza Pettinari, “quando propagandava in aula di consiglio sulla validità del riordino sanitario, con il quale ha depotenziato oltre 5 ospedali e chiuso numerosi reparti, ha sempre sostenuto che le zone in cui i servizi erano stati tagliati sarebbero state servite anche dall’elisoccorso. E’ questo l’elisoccorso di cui parlava? Un servizio a metà con costi maggiori? Si faccia immediatamente chiarezza su chi ha commesso questo grave errore e si ponga rimedio. I cittadini non devono pagare gli errori della politica, soprattutto se si tratta di vita o di morte”.