Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri  Teo Luzi, già comandante provinciale di  Palermo che coordinò  la grande operazione antimafia “Perseo” .   Il direttore della  DIA – direzione investigativa antimafia- protagonista di numerosi arresti di latitanti mafiosi,  Maurizio Vallone . Il parroco della “terra dei fuochi”  di Caivano, don Maurizio Patriciello. Il vescovo  antimafia  della diocesi di Locri-Gerace, Francesco Oliva. Il prefetto di frontiera che ha battuto la mafia pugliese Raffaele Grassi. Il procuratore  di Reggio Calabria minacciato di morte  Gaetano Paci. Il procuratore  di Catania Carmelo Zuccaro . Sono solo alcuni dei premiati presentati  dagli organizzatori del  25 Premio Nazionale “Paolo Borsellino”  che quest’anno si svolgerà dal 16 al 29 ottobre. Ieri a Pescara sono stati resi noti i nomi dei vincitori . La premiazione  si svolgerà  il 29 ottobre al teatro Flaiano di Pescara  in diretta su Rete8 e su rete8.it.

Gli altri riconoscimenti andranno a:

Per la scuola riceverà il premio Rosa de Fabritiis,  da numerosi anni delegata “Progetto Legalità” dell’Istituto alberghiero e turistico “Filippo De Cecco” di Pescara.

Per il sociale riconoscimento a Antonio La Scala, avvocato penalista e presidente della associazione “Gens Nova”, all’ispettore della Guardia di Finanza- Associazione “Ultimi” Marco Grassi, a Pinuccio Fazio, papà di Michele, vittima di mafia, e fondatore dell’Associazione culturale “Michele Fazio”.

Per il giornalismo premio al presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta, all’editorialista del Corriere della Sera Giovanni Bianconi e alla giornalista inviata speciale del Tg1 Mariagrazia Mazzola.

Per la cultura riconoscimento per Roberto Lipari, attore comico siciliano e conduttore del programma di Mediaset “Striscia la Notizia”, e per Giovanni Parapini , direttore della Direzione Rai per il sociale.

Il  prefetto Luigi Savina, già vice capo vicario della Polizia e, oggi, presidente del Premio  e la presidente dell’Associazione Falcone e Borsellino Gabriella Sperandio hanno illustrato il programma insieme al prefetto di Pescara Giancarlo Di Vincenzo, al questore Luigi Liguori, al sindaco Carlo Masci e alla dirigente dell’Istituto alberghiero e turistico “Filippo De Cecco” Alessandra Di Pietro.

Il presidente Savina ha detto che ” il principale obiettivo è incontrare i giovani, in presenza o via web, per parlare di legalità come hanno fatto Falcone, Borsellino e il prefetto Dalla Chiesa. L’associazione Falcone e Borsellino anche durante la pandemia ha lavorato per portare le testimonianze di autorità e uomini testimonial di legalità”.

Il sindaco Masci ha esortato i giovani a “mantenere viva la fiamma di legalità ed ha evidenziato che Pescara per 15 giorni, grazie a questo premio, diventa la capitale della legalità”. Masci ha detto che “La strage di Capaci e di via d’Amelio hanno rappresentato uno spartiacque e nulla è stato come prima e hanno portato a un rafforzamento dei valori di legalità. Lo Stato ha dimostrato che combatte. Il premio perpetua la memoria di Borsellino e oggi bisogna tenere le antenne attive per prevenire le mafie che si infiltrano con i loro tentacoli anche nelle istituzioni”. La presidente  Gabriella  Sperandio ha ricordato “Siamo al 29esimo anno di attività e alla 25 esima edizione del premio. È stato un periodo complesso ma abbiamo portato avanti il progetto “Officina legalità” riservato agli studenti delle scuole italiane e i giovani continuano ad essere protagonisti di ogni nostra iniziativa”. La dirigente  Alessandra Di Pietro ha rimarcato come il mondo della scuola porta avanti la “grande sfida che è quella di promuovere i valori alti della lotta contro la sopraffazione, la violenza. Lanciamo un messaggio forte. Non portiamo solo volti ma messaggi ed esempi di legalità. Bisogna insegnare ai giovani il rispetto e la conoscenza dei principi costituzionali. I giovani devono sentirsi parte attiva, essere cittadinanza attiva. Non si deve mai essere passivi e la sfida è quella della resistenza e dello slancio per cambiare il presente”.