ALBA ADRIATICA – Salvaguardare la prossima stagione estiva di Alba Adriatica. È questo l’obiettivo primario che si prefiggono l’amministrazione comunale del centro rivierasco teramano, presieduta dal sindaco Antonietta Caciotti, gli operatori turistici ed i balneatori locali, che, questo pomeriggio, nell’aula consiliare, hanno incontrato il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ed il sottosegretario alla Presidenza con delega alle Infrastrutture, Umberto D’Annuntiis. Tema principale quello dell’erosione costiera che, negli ultimi tempi, ha comportato la perdita di ampi spazi di arenile a sud della foce del torrente Vibrata. La preoccupazione dell’amministrazione albense e degli operatori è che possano esserci forti ripercussioni sulle presenze turistiche e quindi sull’indotto economico legato al settore. Il presidente Marsilio, dal canto suo, ha assicurato la massima attenzione del Governo regionale nei confronti del fenomeno dell’erosione costiera ricordando come, “anche prima di essere eletto, all’indomani di una violenta mareggiata ad inizio febbraio, abbia effettuato personalmente dei sopralluoghi nelle zone del litorale abruzzese maggiormente colpite per rendersi conto della situazione. “Proprio lunedì scorso, – ha affermato il Presidente – ho incontrato il ministro Costa, che ha tra le deleghe anche la difesa del mare e dell’ambiente, e gli ho consegnato un dossier sull’erosione che presenta, nello specifico, due focus: uno sulla situazione di Casalbordino ed uno riguardante proprio l’emergenza che si sta vivendo ad Alba Adriatica. È chiaro che solo presentandosi al Ministero con un piano complessivo di difesa della costa – ha continuato – si potranno ottenere risultati efficaci intervenendo con soluzioni durature nel tempo che mettano in sicurezza tutto il litorale. Ecco perché è importante che i Comuni e la Regione lavorino insieme – ha sottolineato – per rappresentare un crono-programma di interventi che dimostrino la realtà del problema facendo comprendere al Governo nazionale che le risorse eventualmente ottenute non verranno disperse”.
Il sottosegretario D’Annuntiis, entrando nel dettaglio, ha spiegato che “si prevede di intervenire in tre fasi. L’obiettivo – ha detto – è quello di salvare la prossima stagione estiva ma da questo momento ad aprile non sarà possibile effettuare interventi strutturali. Per cui, in primo luogo, si interverrà con un ripascimento importante di circa 50mila metri cubi di sabbia per un tratto di circa 700 metri dalla zona della cosiddetta bambinopoli verso sud. Successivamente, si provvederà con la creazione di una spiaggia di alimentazione che dovrà preparare il terreno per i successivi interventi strutturali che prevedono un ripascimento di almeno 150mila metyri cubi di sabbia e riguarderanno il tratto tra la foce del Tronto e quella del Salinello: cioè il litorale da Martinsicuro a Giulianova. Tuttavia, – ha proseguito D’Annuntiis – questo intervento strategico verrà programmato successivamente alla definizione del Piano di difesa della costa”. Questa terza fase consiste in un progetto da 50 milioni di euro che riguarderà per 20 milioni il rafforzamento della costa di Alba Adriatica, per 20 milioni di euro la difesa della costa di Giulianova e per 10 milioni di euro la protezione del litorale di Tortoreto”. Come ha confermato anche il dirigente regionale, Franco Gerardini, si procederà per step e, come primo intervento, accanto al cospicuo ripascimento, potrebbe essere posizionato un piccolo pennello all’inizio della spiaggia libera di Alba Adriatica al fine di contenere il trasporto dei sedimenti marini. Il presidente Marsilio ha, inoltre, assicurato la piena collaborazione del Dipartimento delle Infrastrutture che era presente ad Alba Adriatica anche con il direttore Emidio Primavera poiché “tutte le soluzioni che si andranno ad adottare dovranno essere condivise con l’amministrazione comunale e con gli operatori turistici. In ogni caso, – ha confermato Marsilio- gli interventi strutturali che verranno proposti necessitano di una approfondita fase di studio e di analisi che peraltro è già partita anche grazie alla collaborazione ed alle competenze dell’Arta”.