TERAMO – “Esiste una convenzione da 80 anni con la Fondazione Ventilj. Le opere sono diventate patrimonio della città di Teramo“. Taglia corto l’assessore comunale alla cultura Antonio Filipponi sulle dichiarazioni dell’amministratore dell’Asp 1 Roberto Canzio che questa mattina ha reso noto di voler chiedere la restituzione di 160 opere di patrimonio della stessa Azienda per i diritti alla persona, attualmente collocate nella Pinacoteca Civica.
“E’ vero che c’è in corso una interlocuzione via email. Canzio ci aveva chiesto un sopralluogo ma alla nostra proposta di alcune date disponibili non ha mai risposto“, ha detto Filipponi. La situazione è controversa e potrebbe sfociare in una vera e propria “guerra” tra gli enti per la proprietà artistica. Sicuramente ci sono già di mezzo i legali. Le opere d’arte di proprietà della famiglia Ventilj sono passate al patrimonio Asp 1, così come la villa a Mosciano Sant’Angelo, ex orfanotrofio ed ora, possibile futuro museo a seguito di un corposo intervento di riqualificazione. Da qui la diatriba di oltre un anno: Canzio rivuole le opere per esporle nel complesso immobiliare che l’Asp1 vuole ristrutturare e per renderlo museo. Ci sono tutte le sculture di Raffaello Pagliaccetti e diverse opere di Pasquale Celommi, tra cui le 4 Stagioni”. “Siamo disponibili ad uno scambio di opere che comunque sono beni fruibili per la collettività, ma non possono prendere le opere così. Abbiamo fatto degli investimenti“, chiude Filipponi.