L’AQUILA – “La questione di via Ripetta ad Arischia esiste ed è nota da tempo. Come spesso è accaduto in passato, quelli che erano fossi demaniali sono stati trasformati in strade e sono state autorizzate costruzioni senza realizzare prima interventi adeguati di regimentazione delle acque. Già nel 2017 l’amministrazione comunale ha cofinanziato un progetto dell’amministrazione separata degli usi civici di Arischia per intervenire in quel tratto, ma per diversi motivi non è stato ancora realizzato. Gli incendi del 2020 nella parte a monte di via Ripetta hanno aggravato una situazione già delicata, resa ancora più pericolosa dagli eventi atmosferici sempre più violenti ed imprevedibili degli ultimi tempi. Per tutte queste ragioni si è provveduto al reperimento di risorse dal governo nazionale per intervenire su tutte le zone a rischio idrogeologico, tra cui la sistemazione del fosso a monte di via Ripetta”. Lo annuncia l’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile, Fabrizio Taranta.
“Oggi grazie ad un importante finanziamento di 5 milioni di euro da parte del Ministero dell’Interno, il Comune dell’Aquila potrà provvedere in tempi rapidi e certi ad intraprendere azioni concrete di mitigazione del rischio idrogeologico su tutto il territorio comunale. In particolare, gli interventi riguarderanno il fosso di San Giuliano (950mila euro), l’area incendiata di Pettino/Cansatessa (900mila euro), la scarpata del circolo tennis (300mila euro), la scarpata di Via della Polveriera (700mila euro), la sistemazione dei fossi della zona est (850mila euro) e della zona ovest (850mila euro) e, infine, 900mila euro per l’area di Arischia – spiega Taranta -. Il decreto ministeriale prevede per i progetti fino ad un milione di euro di finanziamento l’avvio dei lavori entro 15 mesi. Già nella giornata di ieri – continua l’assessore – abbiamo effettuato un sopralluogo insieme al dirigente e a due tecnici del settore Ambiente per valutare la situazione ad Arischia e abbiamo stabilito nell’immediato, già da lunedì se le condizioni lo permetteranno, di procedere alla ripulitura delle briglie, ormai piene da tempo, per limitare sia la discesa a valle dei detriti, quindi su Via Ripetta e Via Pizzoli, sia per arginare la velocità dell’acqua. Questo per mitigare il rischio sull’abitato in attesa di poter risolvere il problema in modo definitivo grazie all’intervento finanziato dal ministero”.