TERAMO – Il Sindaco di Teramo, impegnatissimo fra gli innumerevoli annunci, comunicati e passerelle, continua a collezionare tante figuracce su tutti i fronti.
1) RICOSTRUZIONE. Nella riunione tenutasi qualche giorno fa con l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, Gianguido D’Alberto ha asserito di essere in procinto di elaborare un cronoprogramma sulla ricostruzione pubblica comunale. Forse crede di essere su Scherzi a parte, perché è noto a tutti che i Comuni di Colledara, Torricella Sicura, Penna Sant’Andrea, Civitella del Tronto, Cermignano, solo per citarne alcuni, abbiano già inaugurato numerose opere pubbliche e cantieri, mentre il Comune capoluogo è vittima di una gestione politica che continua ad annunciare di essere in fase di elaborazione del cronoprogramma, senza mai mostrare qualche risultato concreto. Il primo cittadino farebbe bene a tacere, vergognarsi, chiedere scusa e magari trovare un supporto commissariale per il Comune che è totalmente fermo dopo oltre tre anni dell’attuale gestione.
2) TEAM. Non c’è ancora un CdA della società, non c’è ancora un piano industriale, Carapollo necessita di milioni di euro di investimenti per essere messo a norma, i cittadini ancora non ricevono le bollette del servizio rifiuti 2021, il parco mezzi è estremamente usurato e deve urgentemente essere rinnovato nella quasi totalità, non si intravede nessuna traccia di inserimenti manageriali nel personale aziendale, l’unica novità è la cena organizzata con i dipendenti dal Sindaco e dall’ex socio privato Gavioli, il quale ha salutato e ringraziato per i 2,4 milioni che incassa senza aver investito un centesimo.
3) PEF STADIO BONOLIS. Dopo un anno di notizie stampa sulla possibilità di modificare il PEF, come da richiesta del privato gestore, veniva convocato il Consiglio comunale il 15 giugno scorso e la maggioranza si è sciolta al sole, vedendosi costretta a dover ritirare il provvedimento. Ad oggi è tutto fermo, con il privato gestore dello stadio costretto a modificare varie volte la propria proposta per venire incontro alle richieste del Comune. Il tardivo parere legale richiesto conferma i dubbi dei consiglieri di minoranza e anche di alcuni di maggioranza sulla non votabilità del provvedimento nei termini elaborati dalla maggioranza.
4) PERSONALE. Una Giunta di centrosinistra che si autoproclama come il cambiamento, come l’alfiere della partecipazione e della trasparenza, subisce lo smacco di uno stato di agitazione (che non si ricorda a memoria d’uomo nel Comune di Teramo) proclamato dai sindacati e ad oggi sembrerebbe che siano in arrivo ricorsi al giudice del lavoro da parte dei dipendenti per le conclamate inadempienze contrattuali. Senza voler entrare nel merito tecnico o politico, mi preme sottolineare che non si ricordano situazioni di tale logoramento dei rapporti fra la parte datoriale e i dipendenti comunali, con il risultato inevitabile di una paralisi amministrativa che è sotto gli occhi di tutti – Mario Cozzi Forza Italia –