TERAMO – E’ il dipinto di Mario Gaspa, di Sassari, ad aggiudicarsi la quinta edizione di Extemporamnia, Il Festival della Pittura che, nella giornata conclusiva, ha fatto da splendido corollario all’assolata ma ricca di fascino Piazza Martiri della Libertà. Ha vinto l’opera dal titolo Disamistade, un acrilico su tela di 90 x 100 cm. Viene così descritta dall’artista:

Nello spazio pittorico, in alto a sinistra, campeggia il volto di De André che interagisce empaticamente con gli altri elementi figurativi. Da sinistra verso destra una chitarra in verticale in primo piano precede una raffigurazione di un bronzetto e una scultura di anziana donna accovacciata ispirata alla scultura sarda preistorica e del ‘900. Entrambe le opere sono conosciute come “la madre dell’ucciso”. La più recente è dello scultore nuorese F. Ciusa.

In secondo piano, nello sfondo luminoso si staglia il profilo di una figura maschile armata oltre la quale si smaterializzano presenze femminili vicino alla facciata di una chiesa. Nello sfondo in alto, si prospettano i profili delle montagne dell’ambiente di vita di Fabrizio: la Gallura.

La composizione pittorica vuole evocare il legame tra Fabrizio e la cultura sarda con particolare riferimento ad alcune frasi e parole della sua canzone “Disamistade” che interpretano in chiave poetica consapevolezze e sofferenze delle famiglie coinvolte nella disamistade (l’inimicizia sarda).

Il colore rosso che attraversa il dipingo sottoforma di varie tonalità e note musicali sottolinea i legami di sangue soprattutto quelli relativi alla speranza e alla vita: “che dev’esserci un modo di vivere senza dolore”.

Frasi e parole guida per leggere il dipinto:

  • Che ci fanno queste anime, davanti alla chiesa
  • Famiglie disarmate di sangue
  • La guerra del cuore
  • Uno scoppio di sangue – un’assenza
  • E’ soltanto un riposo del vento, un odiare a metà

La lettera di Mario Gaspa all’organizzazione.

Carissimo Enzo e carissima Roberta, con tutto il gruppo “Liberementi”. 

Colmo di gioia dopo aver visto il video della premiazione del vostro concorso vi ringrazio con un caloroso abbraccio.

Grazie per l’opportunità che con forza e intelligenza organizzativa, culturale, artistica, comunicativa, avete creato per gli artisti e la bellezza che esprimono come antidoto a forze disumanizzanti sempre più incombenti.

Grazie per il riconoscimento del mio percorso tra documentazione, progettazione e realizzazione del dipinto “Disamistade” nel quale avete colto il profondo legame tra Fabrizio D Andrè e la cultura sarda. In questa iniziativa vedo un bel contributo ad attivare le più alte funzioni dell’arte come nutrimento importante a plasmare una nuova umanità.

Spero di incontrarvi presto.

Un forte abbracccio

M. Gaspa