ATRI – Non vogliamo, per correttezza politica, entrare nelle scelte e nei problemi interni dei partiti, però abbiamo il dovere di proporre agli atriani alcune riflessioni politiche.
Ci ha colpito la fretta con la quale la destra atriana ha organizzato la presentazione della ricandidatura a Sindaco di Ferretti. Un anticipo sconcertante, data la riproposizione dei Sindaci uscenti, una prassi consolidata dei partiti politici italiani.
Questa fretta tradisce forse la presenza di spinte, di accordi strani, di pericoli incombenti per il nostro?
Da tempo si avvertono segni di nervosismo all’interno della Giunta: atti e scelte non condivise, visioni diverse, scalpitio ecc. tutto ammantato, compresso e silenziato da logiche spartitorie e anacronistico conformismo.
Queste le premesse, ma se vi chiedessero come la pensa il candidato Sindaco? Quale idea ha dell’Italia, del mondo, di Atri, quale futuro? È di destra, è di centrodestra, ha idee progressiste o conservatrici? Cosa rispondereste?
Un Sindaco che omaggia Francesco Martella, martire atriano antifascista e nello stesso tempo riappone una lapide fascista e antisemita da tempo accantonata, ammaina inoltre, con rituale angosciante, la bandiera dell’Europa.
No! Atriani, basta! Bisogna chiedere la carta di identità politica; non è indifferente essere da una parte o dall’altra; lo abbiamo già visto.
Atri ha bisogno di identità sicure, ha bisogno di metterci la faccia, sapere chi è il primo cittadino, che deve essere credibile anche altrove, fare battaglie politiche, farsi riconoscere. Non possiamo avere l’uomo dello schermo, personaggi eterodiretti e gregari, bisogna lavorare con la propria faccia senza andare solo a pietire.
Nell’occasione della candidatura il Sindaco Ferretti ne ha approfittato, per fare un bilancio strabiliante e falso del suo mandato: Com-Coc, Commissariato P.S., scuola
ecc. dimenticando che se sono stati raggiunti alcuni obiettivi, si deve anche alla responsabilità istituzionale del PD di Atri che, dall’opposizione, ha contribuito fortemente alla risoluzione dei problemi mettendosi a disposizione.
Si dimenticano però altre problematiche dove il Sindaco e questa Amministrazione sono stati latitanti, quali:
– l’Ospedale S. Liberatore che nonostante i sacrifici per il Covid, ha subito anche altri tagli e aspetta una programmazione più degna alla sua storia, al suo valore e alla sua importanza nel comprensorio. Non una parola contro questo scempio; solo promesse da parte della Direzione della ASL provinciale dove non contiamo più niente.
-La situazione fallimentare del Consorzio Piomba-Fino, dove noi siamo il Comune capofila, denunciata dal Commissario Straordinario, ora dimesso. Il Comune di Atri risulta avere un debito di oltre mezzo milione di Euro, parte soggetto a contenzioso giudiziale. L’allora Vice Sindaco Ferretti (delegato che approvò il Consuntivo 2015 del Consorzio in data 30.05.2016 che prevedeva l’ampliamento della discarica), fu definito da noi “l’inconsapevole”, perché non si era accorto di questo “dettaglio” poverino!
Speriamo che non arrivi qualche bomba finanziaria sulla testa dei cittadini inermi.
-La situazione debitoria dei conti comunali che vede un altro contenzioso con l’UNIGAS e con tariffe comunali con aliquote al massimo.
Ci fermiamo qui, non dimenticando di lodare (vedete come riconosciamo le buone iniziative?) il Vice Felicione che ha raccolto le nostre indicazioni nella polemica sull’area di risulta nella scuola elementare di Via Umberto I, ripensando l’idea di parcheggio con un progetto che ci soddisfa.
Atri ha bisogno di conformismo o di una scossa nuova che la proietti nel futuro?
BISOGNA APRIRE UNA NUOVA FASE PER LA CITTÀ, che ci proietti in un futuro possibile e non ci destini ad una inferiorità oramai evidente rispetto alle altre cittadine.
Bisogna valorizzare il grande patrimonio storico e archeologico che abbiamo, con progetti all’altezza e non affidandoci e delegando a pseudo Associazioni e personaggi di comodo, al solo fine di raccattare qualche voto. Attivare un turismo-culturale organizzato che lavori tutto l’anno.
Per il resto Ferretti è un’ottima persona, un ottimo insegnante, a cui auguriamo veramente di continuare nelle cose che sa fare e di non prendere questo intervento per un attacco personale come usa lamentarsi, perché non lo è.
IL CIRCOLO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI ATRI