TERAMO –  Conferenza stampa dei sindacati delle sigle Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil e Ugl per mantenere alta l’attenzione su una vicenda che riguarda 12 lavoratori, dei quali 10 sono donne. Parliamo della questione dell’appalto del servizio di lavanolo presso la Asl di Teramo. I sindacati hanno già proclamato lo stato di agitazione. “Rischia di rappresentare un precedente pericolosissimo per quanto riguarda gli appalti pubblici – ha detto Serafino Masci della Femca Cisl -. Secondo noi, ripeto secondo noi, la ditta aggiudicatrice dell’appalto ha ottenuto il servizio non applicando integralmente le regole contrattuali previste nella clausola sociale. E’ una questione centrale“.

Maschi ha proseguito: “Abbiamo chiesto l’intervento dell’associazione delle imprese nazionali del settore. Ci sarà un incontro a fine mese per affrontare il problema del Dumping contrattuale che noi contestiamo“.

Alla conferenza erano presenti anche Giampiero Dozzi e Stefano Matteucci che ha detto. “Sul servizio lavanolo non abbiamo chiarezza sulle condizioni che la ditta ha prospettato ai dipendenti. Noi ribadiamo che non abbiamo ricevuto risposta né dalla Asl né dalla ditta. Adesso c’è anche l’interessamento del Prefetto, adotteremo tutti i mezzi possibili“.

Giampiero Dozzi ha aggiunto: “Capita spesso negli appalti pubblici, lasciando aperta la porta a meccanismi al massimo ribasso nelle offerte. I soggetti aggiudicatari ritagliano i margini persi col ribasso tagliando sui lavoratori. E’ una storia infinita che crea problemi sulla sicurezza. Nel nostro caso siamo davanti ad un taglio pesantissimo per 12 lavoratori part time“.

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