TERAMO – “L’amministrazione guidata da Diego Di Bonaventura ha lasciato a questa amministrazione circa 250 milioni di finanziamenti. Non sono scesi dal cielo e non ci sono stati regalati. Durante il lock-down quando si è cominciato a parlare di Fondi Straordinari e non c’era nemmeno la dicitura PNRR abbiamo lanciato un progetto: Riconnettere il territorio dialogando con i Sindaci, le Associazioni di Categoria e i Sindacati, un progetto fatto esclusivamente con le forze professionali interne e con esperti che hanno lavorato a titolo gratuito, un percorso che ha portato a redigere oltre 40 schede progettuali che poi sono diventate patrimonio della Provincia quando si è trattato di chiedere i finanziamenti e degli stessi Comuni che si sono ritrovati schede progettuali a misura di quello che chiedeva l’Europa. Gratis perché il nostro è stato un modello di rafforzamento di capacità amministrativa riconosciuto anche dalla Regione Abruzzo per l’alto tasso di coinvolgimento che è riuscito a raggiungere in un momento nel quale le Province erano moribonde. Oggi, l’amministrazione provinciale modello D’Angelo, beneficia di questo enorme risultato “selfando” su tutte le opere finanziate da noi e dalla Regione e senza mai citare – correttezza istituzionale – fonte di finanziamento e annualità mentre incravatta l’Ente con 12 milioni di mutuo tutti a carico del bilancio provinciale. Un mutuo per progetti che potevano essere finanziati con le altre e numerose fonti di finanziamento oggi possibili. Questi 12 milioni peseranno per anni sul bilancio dell’Ente, per non parlare del sapore fortemente elettoralistico dei Comuni scelti per l’elenco delle opere a mutuo. Il Presidente in Consiglio liquida sempre allo stesso modo le nostre richieste di informazioni in 25 anni in Provincia non si è fatto nulla e adesso lo faccio io. Quindi da Ruffini in poi in questo Ente non si è fatto nulla. Leggo che forse si è iscritto al PD sarebbe interessante sapere cosa ne pensano i suoi dirigenti di queste impavide affermazioni. Per quanto ci riguarda vorremmo dire che noi abbiamo governato durante una pandemia mondiale. Almeno 500 mila l’anno di rata, aggiungiamo i costi della straordinaria campagna di assunzioni che a quanto leggiamo dagli organi di informazione continua ad essere incessante, diciamo che chi avrà la ventura di governare dopo questa maggioranza sarà ingessato per anni. Certo per percorrere altre strade ci vuole una capacità di dialogo istituzionale, di rispetto e anche di presenza dentro l’Ente, di lavoro costante con gli uffici: una presenza rarefatta da parte di questa maggioranza e il risultato è un indebitamento mostruoso che non si ricordava da decenni. A questo punto penso che, come parte politica, dobbiamo rimproverarci una enorme colpa: quella di aver agito con troppa prudenza e con troppo rispetto per le tasche dei cittadini” – Lanfranco Cardinale Capogruppo “La Forza del Territorio” –