ROMA – Strada dei Parchi rende noto con viva soddisfazione che il Tribunale di Sulmona ha assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste” tre Dirigenti dai quattro capi di imputazione per cui erano indagati. È stato lo stesso Pubblico ministero a richiedere l’assoluzione per tutti i reati, compreso quello di “Inadempimento nei contratti di pubbliche forniture”. Mentre, incredibilmente, l’Avvocatura dello Stato ha chiesto la condanna degli imputati nonostante il pronunciamento del PMÈ la quarta assoluzione piena dopo quelle dei Tribunali de L’Aquila, di Teramo e di Pescara, giunta all’inizio dello scorso mese. Una ulteriore, netta conferma che non solo non c’è mai stato pericolo di crollo per i viadotti autostradali ma che Strada dei Parchi ha eseguito correttamente i lavori di manutenzione che le sono affidati, in base alle condizioni della Convenzione con il Ministero.

Dal primo gennaio di quest’anno Strada dei Parchi è rientrata pienamente nella gestione delle due autostrade che collegano Roma ai Capoluoghi abruzzesi, dopo 18 mesi e al termine di un complesso contenzioso avviato dopo la decisione del Governo Draghi di revocare la concessione. Un provvedimento impugnato da SDP e cancellato dal Parlamento nel dicembre 2023.

Il pronunciamento odierno contribuisce a eliminare qualsiasi dubbio ancora sussista sulla correttezza della Concessionaria, che ha eseguito manutenzioni ordinarie per importi persino superiori a quelli previsti da contratto, e a confermare la sicurezza delle due autostrade per i propri Clienti. La sentenza di Sulmona è l’ulteriore dimostrazione di quanto iniqua e infondata sia stata la decisione di revocare la concessione per “gravi inadempimenti” nel luglio 2022. Le perizie eseguite dal CTU nominato dal Tribunale a seguito di scrupolose prove di carico, che hanno valutato la resistenza dei viadotti sotto il massimo sforzo teorico, hanno infatti categoricamente escluso il pur minimo rischio statico, smentendo le valutazioni catastrofiche che avevano portato ad introdurre restrizioni al transito dei mezzi su alcuni viadotti a partire dall’ottobre del 2018.

L’indagine del GUP di Sulmona si è concentrata su ben 14 viadotti di un ampio tratto dell’autostrada A25, tra Cocullo (AQ) e Popoli (PE). Alcuni di questi viadotti, come il Palazzo e il Macchia Maiura, furono anche al centro di un’inchiesta-spettacolo televisiva de “Le Iene” su Italia1, pochi mesi dopo il crollo del ponte di Genova, a cui prese attivamente parte l’allora Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Strada dei Parchi, da sempre certa del corretto e scrupoloso operato dei propri Dirigenti nel rigoroso rispetto delle norme e delle convenzioni vigenti, è dunque nuovamente e finalmente sollevata dalle accuse che hanno a lungo gettato ombre infamanti ed ingiuste sulla propria gestione e contribuito a generare un allarme immotivato nella pubblica opinione – Ufficio Stampa