TERAMO – Ottimisti e pessimisti. Imprenditori e Procura.

Nel mezzo c’è il Teramo Calcio ed una tifoseria che resta con il fiato sospeso. Non è un processo alle intenzioni, ma è l’analisi di una certezza che non registra sviluppi, almeno nell’opinione pubblica: questa è la situazione, che va oltre qualsiasi chiave di lettura ottimistica o meno.

A domanda su un futuro certo del club, nel post Teramo-Reggiana del 23 aprile, ci fu risposto “Assolutamente sì“: nessun dubbio, pertanto, 25 giorni or sono.

Il nome di Giuseppe Spinelli, peraltro, non era più secretato e proprio nell’imprenditore siculo-romano venivano e vengono riposte grandi speranze: ha importanza relativa se da proprietario del 100% delle quote o del 60% o del 31%, ma…

Come qualsiasi operazione di compravendita, prima o poi entrano in gioco le cifre da dover verificare. Della attuale situazione economico-finanziaria, quindi, bisogna tener conto, guardando sia al monte dei debiti sia a quello dei crediti. Sul primo non siamo nella condizione di poter avanzare ipotesi, ma le gestioni precedenti all’ultima sono state, così ci è sempre stato sempre detto, da incorniciare, mentre per quanto riguarda i crediti ci sono delle situazioni aperte, almeno per Surricchio alla Roma e per Birligea al Cluj, neo Campione di Romania. Vogliamo allora credere che l’aspetto economico-finanziario non sia un problema insormontabile; così fosse bisognerebbe davvero capire il perché nel segno della trasparenza dovuta alla città di Teramo.

Di certo l’ottimismo del DS Sandro Federico, ieri sera presente a Supergol, non è passato inosservato, anche se ad un certo punto ha candidamente ammesso che sono delle percezioni, le sue, visto che della trattativa in corso nessuno è a conoscenza in società.

Ecco allora che, inevitabilmente, il pallone biancorosso torna a dividersi, tra ottimisti e pessimisti, tra imprenditori e Procura.