L’AQUILA – «Domani sarà una giornata di ripartenza per tutta l’Italia, ma non potrà essere una giornata di festa. Ci sono categorie, come i ristoratori, baristi, balneatori, commercianti, che hanno subito danni gravissimi in questi due mesi di chiusura, non solo sul fronte dei mancati introiti, ma soprattutto per l’assenza di sostegni adeguati. La riapertura di domani sarà al buio, senza certezze, senza una prospettiva chiara. Il loro grido di dolore non può passare inascoltato». Lo dice il coordinatore regionale della Lega, il deputato aquilano Luigi D’Eramo. «Non tutti saranno in condizione di riaprire – spiega D’Eramo -, a causa della mancanza di liquidità, dei prestiti agevolati non concessi, delle tante incognite sui protocolli da rispettare e sul rischio di nuovi contagi. La Regione finora si è sostituita al governo per aiutare i commercianti, le partite Iva, le piccole imprese, attraverso provvedimenti di legge fortemente voluti dal nostro partito che hanno stanziato risorse ingenti, a fondo perduto, per acquistare macchinari e attrezzature, per pagare gli affitti e le bollette, per pianificare la ripartenza. Milioni di euro importanti, ma certamente che costituiscono una boccata d’ossigeno e non una soluzione definitiva. Il governo – conclude D’Eramo – deve fare il governo. E’ finito il tempo delle promesse e delle parole, urgono provvedimenti urgenti affinché si eliminino ostacoli e pastoie e si arrivi celermente a sostenere il comparto produttivo. La Lega non starà a guardare: come ha fatto in Regione farà in parlamento, lottando colpo su colpo per tentare di apportare correttivi alle norme nazionali, snellire i procedimenti e stanziare le risorse necessarie. Saremo sempre accanto di chi è in difficoltà e con onestà vuole solo fare il proprio lavoro».