Segnate la data sul calendario : 24 aprile 2021. Frank Hammond  è tornato.

Per fare bene  “i compiti”, l’ottimo bluesman abruzzese Franco Angelozzi, dopo due dischi di successo, e numerose partecipazioni come “guest” in dischi di altri artisti, ci ha fatto aspettare un pò  per  la sua “passeggiata da tartaruga” nel mondo della discografia internazionale. Ma ora è tornato ed è già un successo annunciato per Franco Angelozzi, artisticamente conosciuto in Europa come “Frank Hammond”. Che suona questo disco  con il suo quartet nato da una costola della storica , indimenticabile, band “Body & soul”, con la quale ha mietuto successi nei principali festival nazionali e internazionali di hythm & blues. Al disco ha partecipato la pluripremiata cantante/armonicista bostoniana Diane Blue,  una talentuosa interprete che è ugualmente a suo agio nel cimentarsi in uno standard blues o nello scatenarsi in un feroce assolo di armonica. La reputazione di Diane come sensazionale performer l’ha portata in tutti gli Stati Uniti e in tournée in Europa dove ha  condiviso il palcoscenico con molti grandi tra cui il chitarrista di Muddy Waters Luther “Guitar Jr.” Johnson, Irma Thomas, Toni Lynn Washington . Per realizzare “Turtle Walk”  alle voci  troviamo la straordinaria conterranea Lucy Campeti, oramai affermatasi nel panorama nazionale (che iniziò con me come spalla di Checco Zalone) e l’ottimo Rocco Ferri, giovane che mi piace molto con una voce potente in cui si ritrovano tutti gli insegnamenti che ha saputo trarre dal suo amico e mentore Claudio di Nicola. Un autentico mito della musica l’atriano Claudio “soul” di Nicola, la migliore “voce nera” abruzzese di sempre, il primo  ad aver cantato per  sette anni consecutivi al Soul Festival di Porretta, in cui Claudio Di Nicola e la sua band sono saliti sullo stesso palco di artisti come Billy Preston, Solomon Burke. Cantante che nella sua carriera ha duettato senza sfigurare con  nomi come Wilson Pickett.

Ancora una volta Frank Hammond & band, con una passione e voglia infinita di fare quello che sa fare, suonare, registra ancora un disco. Un lavoro fortemente voluto. Con un continuo rimando alla tradizione del soul ma senza crogiolarsi sull’effetto nostalgia. Ben fatto, facendo attenzione a non farsi soverchiare dalle mode. Angelozzi segue l’istinto e non culto del bello & facile, che se da una parte gli preclude il cosiddetto «successo di massa» dall’altra gli consente di consolidare una base di fan appassionati e esigenti.

E’ un disco che abbraccia diversi stili, con arrangiamenti che si muovono in territori vasti, soul, jazz, blues. Ho trovato addirittura degli echi di blue woop. Anti fossile. Adatto a chi non ama fossilizzarsi in un solo genere. E comunque, come ha scritto più volte nelle mie recensioni, non dobbiamo per forza catalogare ogni cosa per genere, perché l’ascoltatore/consumatore può accostarsi contemporaneamente ai mix. La realtà è che la musica, la vera musica è arte.

La sua è musica di forte identità, un’ondata di calore, che ci riporta nell’anima in un modo completamente diverso. Si sente il sangue che batte, si avverte la passione. Tutto il disco è per cuori puri innamorati della vita, che amano muoversi a tempo, dove certo il jazz è presente e spesso si incrocia delle parti del blues. Tutto terribilmente contagioso. Realizzato durante la pandemia sembra nato per dare una sorta di speranza a chi ascolta questi brani in questi tempi bui. Come fa tutta la buona musica questo disco invia energia curativa, permette e incoraggia le persone a provare anche emozioni negative, celebrando l’arrivo della luce solare nelle nostre vite. Speranza, amore, guarigione delle anime in un mondo più umano. Rende la luce del sole più luminosa, il cielo più blu, certe cose più preziose. Ma se è così o no, non sta a me dirlo.

Per info:3473749380 WhatsApp . frankhammond@libero.it  

Leo Nodari