TUA : DISCRIMINAZIONI E AUTORITARISMO I NUOVI PARADIGMI DELLA DIREZIONE DELL’ESERCIZIO SU ISTANZA IGNORATA LA FIT CISL INVIA UN ESPOSTO A ISPETTORATO DEL LAVORO, REGIONE ABRUZZO E ASL: SUBITO PERSEGUITI ISCRITTI ED UN DIRIGENTE FITCISL.

 

Alla Direzione dell’Esercizio TUA non basta poter togliere 18 mesi di contratto aziendale ai ragazzi apprendisti ed il 70% ad autisti neo-ssunti già esperti oltre che sub-affidare linee sottocosto lucrando sulla contribuzione pubblica: ma i nuovi paradigmi impongono continui giri di vite sui turni dei conducenti con impegni sempre più lunghi e discutibili reinterpretazioni di contratti ed accordi. Serve anche infierire sugli inidonei: autisti che dopo svariati anni di servizio (alcuni oltre 25) vengono purtroppo “messi a terra” per problemi fisici. C’è un’accertamento medico periodico dovuto per legge in strutture accreditate di Ferrovie dello Stato (un’eccellenza nel settore e non condizionabile dal lavoratore); qualora il responso sia di inidoneità anche breve (3-6 mesi) l’autista entra in un tunnel scurissimo. Gli ultimi 2 curiosi episodi: un autista trasferito da Nerito(TE) al deposito di Pescara per movimentazione degli autobus (non si capisce perché non possa farlo nel deposito di Teramo) come anche un padre di 2 figli trasferito da Lanciano a Pescara; ufficialmente perché sono le uniche posizioni lavorative disponibili: praticamente una cura disincentivante che Tua prescrive ai tutti i lavoratori che osano avere problemi fisici. Tutti tranne uno; alla FIT CISL arrivano delle indiscrezioni e con un accesso agli atti scopre l’arcano: ad un inidoneo attraverso straordinari (71 ore solo gennaio 2023), lavoro notturno e indennità maturate dai soli autisti in servizio extraurbano (superi nastro oltre 13 ore) viene costruito un aumento di 1000 euro mese nel 2023 e quasi 1200 euro mese nei primi 6 mesi del 2024 tenendolo in servizio dalle 4.15 alle 22 con 51 gravi violazioni dei riposi giornalieri. Questo è possibile se superiori gerarchici comandano il lavoratore su quei determinati orari ed un ulteriore superiore gerarchico “autorizza” l’inserimento delle voci retributive per poi passarle alle paghe. Un organizzazione ben strutturata; uno schiaffo agli altri inidonei condannati a 100km da casa su stipendi base, ai ragazzi sfruttati anche nel ricalcolo delle soste, al personale amministrativo che può riavere indietro lo straordinario solo come ore di recupero, ma il fortunato inidoneo utilizzato nel deposito di Chieti come “ausiliario della mobilità” (amministrativo) percepisce invece tutte le competenze del viaggiante proprio nella sede più martoriata dalle scelte dettate dai nuovi paradigmi: ove tra l’altro in 4 sigle sindacali si continua a chiedere la presenza di un Addetto all’Esercizio, figura con grado e competenze adatta a gestire i servizi (ed i disservizi) la cui efficenza sarebbe costata molto meno dell’ausiliario d’oro. Ma il tentativo della Fit-Cisl di ristabilire sicurezza ed equilibrio con discrezione e riservatezza (attraverso una nota riservata a TUA il 25 ottobre 2024) non sortisce gli effetti auspicati, anzi, ed il sindacato informa l’Ispettorato del Lavoro Chieti-Pescara, Direzione Trasporti e Controllo Analogo di Regione Abruzzo e la Asl Chieti-Pescara , con un esposto di 8 allegati del 16 dicembre (del quale si attendono i riscontri). A questo atto, nell’assordante silenzio di chi ormai in TUA sapeva, seguono invece delle particolari attenzioni avverso la FIT CISL: 5 giorni di sospensione ad un autista di un autobus extraurbano che “saltava una fermata urbana” pur avendo comprovato di essere preceduto e seguito da 2 autobus urbani, e 2 contestazioni ad un dirigente FIT CISL a Teramo: “alla fine del servizio l’ autobus sarebbe stato riportato in rimessa per le pulizie con un ritardo di minuti” su una sosta di oltre 5 ore che ha comunque assicurato rifornimento e pulizia del mezzo prima di ripartire per riprendere servizio, e sempre allo stesso dirigente sindacale “durante i 10 giorni di congedo parentale non si recava a lavoro per scaricare i dati della scheda tachigrafica”. Un’altra presa di posizione della Direzione Esercizio: piuttosto che settare un allert che avvisi gli operatori sulla scadenza di scarico dati della scheda, attendere che qualche autista non riesca a raggiungere i dispositivi piazzati solo nei depositi per poterlo bacchettare con multe di 3 ore di retribuzione o sospensioni. “Atti intimidatori al limite del bullismo che ci portano a chiedere ora quali provvedimenti lo stesso Direttore dell’Esercizio vorrà attuare verso quei “suoi” funzionari che con 51 gravi sistematiche violazioni di riposo giornaliero hanno corrisposto 18 mila euro in più, oltre gli oneri, al fortunato lavoratore a spese di Regione Abruzzo proprio durante la sua ossessionata ricerca dell’economicità sulle spalle degli altri lavoratori.- spiega Andrea Mascitti Segretario Interregionale FIT CISL Abruzzo Molise- “Assegnare un autista part-time su residenze esclusivamente full-time e dimenticarsi di recuperare 7 turni di lavoro che quest’anno hanno inutilmente erogato i servizi nella giornata di S.Berardo storicamente soppressi a Teramo”- continua Mascitti- “tolgono ad un dirigente quell’autorevolezza che probabilmente tenta di recuperare con l’autoritarismo. Urge che il Presidente ed il Direttore Generale di TUA intervengano fermamente su quella che è solo la punta di un Iceberg che meriterebbe l’attenzione di tutto il CdA dato che negli ultimi tempi tra il personale sta scemando la meritocrazia e il senso di appartenenza in contrasto con i nobili intenti del Dott. De Angelis”.

Il Segretario Interregionale Andrea Masci