TERAMO – Problemi o non, il Teramo sta cambiando volto: non crediamo molto al fatto che Federico Guidi rinnegherà il modulo a lui caro, ma che potrà contare su qualche elemento diverso, dotato soprattutto di maggiore esperienza e di migliore fisicità, ingredienti che scarseggiavano parecchio nel Teramo del non mercato, è cosa certa. Forse il cerchio non si chiuderà come si gradirebbe, soprattutto se qualche elemento resterà in biancorosso nonostante le non volontà societarie, ma è indubbio che la squadra presenti già una consistenza diversa, migliore.
Sena dimenticare che spessissimo, nel girone di ritorno, si giocherà due volte a settimana, oggi la rosa biancorossa è ancora composta da 24 calciatori ed è folta in taluni reparti, probabilmente meno in altri. Sono 3 i portieri: Agostino, Perucchini e Tozzo; 10 i difensori dei quali 5 centrali: Bellucci, Bouah, Codromaz, Furlan, Hadziosmanovic, Mordini, Ndrecka, Pinto, Soprano e Trasciani; 9 i centrocampisti: Arrigoni, Cuccurullo, De Grazia, Fiorani, Forgione, Lombardo, Rossetti, Mungo, Viero e 5 gli attaccanti, esterni inclusi: Bernardotto, Birligea, D’Andrea, Malotti e Rosso.
Appare lampante che per ulteriori innesti, certe uscite divengano obbligatorie, a vantaggio della difesa e del pacchetto offensivo. Forse è quel che penserà la dirigenza biancorossa, conscia del fatto che è in questa maniera che ci si dovrebbe muovere. Proviamo allora ad azzardare le uscite di Ndreacka e di Mungo, magari in luogo di un secondo esterno sinistro basso e di un attaccante, ritenendo la linea mediana sufficientemente coperta. A quel punto ci sarà da costruire un equilibrio tattico in poco tempo, che prima era impossibile da trovare (non si sottovaluti che sono ben 8 i calciatori arrivati in corsa e sopra evidenziati in neretto, rispetto all’inizio della stagione – ndr -), consci dei rischi del caso. Non c’erano, però, alternative: la rosa che ci lasciamo alle spalle, quella del “senza costrutto”, avrebbe avuto davvero pochissime possibilità di evitare i play-out o di fare anche peggio.
Supergol, come sempre, cercherà di leggere tra le righe dell’attuale situazione e lo farà con il consueto pizzico di ironia, che non deve mancare e che non mancherà neppure stasera, quando, alla Lettera di Natale da applausi, di Gabriele Motizzat, seguirà quella del… Buon Anno!
Mancherà Alfredo, che in questa fase ha cose molto più importanti del calcio a cui pensare; noi tutti gli siamo vicini, aspettandolo a braccia aperte.
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