CHIETI – Vincenza Maria Paterra, (già diplomata nel 2014 presso il CURT, Centro Universitario di Ricerca sul Teatro con il Professor Luciano Paesani, docente di Storia del Teatro presso l’Università D’Annunzio di Pescara e l’attore Danilo Volponi), presenta un lavoro biografico sull’attore Danilo Volponi, una Tesi di Laurea dal titolo “DANILO VOLPONI: l’uomo, l’attore, il maestro”. L’idea nasce dal prof Leonardo Spinelli (docente di Storia del Teatro presso l’Università D’Annunzio di Chieti) che, durante la fase di preparazione di un seminario sulla Commedia dell’Arte realizzato presso l’ateneo insieme alla stessa Paterra, nota la mancanza di notizie su Volponi.

Ed ecco che inizia un lavoro tutt’altro che semplice, vista la mancanza di materiale conservato da Volponi stesso. Il lavoro di ricerca, svolto quasi a mo’ di speleologo, ha visto diverse fasi, la prima con l’intervista diretta a Volponi, il quale ha ripercorso le tappe salienti del suo lavoro, andando contro quello che per una vita è stato il suo modus operandi, ovvero la non curanza della memoria storica. Volponi risulta essere l’opposto dell’attore narciso che si occupa della sua memoria collezionando materiale, interviste, fotografie per essere un giorno ricordato, perdendo la possibilità di conservare traccia di un importante personaggio di teatro della terra abruzzese. Risultano quindi fondamentali le fonti orali.

Si è passati così a seguire due strade, quella dell’intervista a quattro ex allievi di Volponi, e a quella fondamentale che ha permesso di definire e puntualizzare la sua vita teatrale, la chiacchierata con l’ex compagna storica Rosa Maria Spena e con il professore e regista Luciano Paesani. Proprio grazie al professor Paesani è venuta fuori in modo concreto la figura di Volponi, attore di punta di sue molte regie, regie di spettacoli che hanno viaggiato tra Italia, Europa ed oltre oceano.

Da tutto questo prende forma la storia di un uomo che ha fatto del teatro la sua intera esistenza, un attore che si rifà all’epoca del capocomicato della commedia dell’arte prima e del grande attore poi come Ermete Novelli o Ermete Zacconi, un attore che ripropone l’essenza della super marionetta di Craig e che fa della sua fisicità uno dei suoi punti di forza. Volponi respira l’energia dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico degli anni ’70, confrontandosi con giganti come Orazio Costa, Luca Ronconi, Andrea Camilleri e Giorgio Pressburger dai quali prenderà tutta l’essenza del fare teatro. Dopo una vita in tournée, si dedica all’insegnamento soprattutto nella sua Pescara aprendo, insieme a Luciano Paesani, la scuola di Teatro STUDIO 91 e poi collaborando sempre con Paesani all’interno del CURT con una triennale sull’attore di prosa fino al 2014. Dal 1987 al 1991 è a Teramo, insegnando recitazione nella scuola di Mariella Converti, dirigendo vari spettacoli con gli allievi e contribuendo significativamente alla formazione teatrale di molti giovani attori, tra i quali Elisa D’Eusanio che poi seguirà la sua strada di attrice a livello nazionale. Ma la storia di Volponi continuerà ancora, questa volta però facendo tesoro di conservarne traccia.

Di tutto questo si discuterà martedì 17 dicembre a partire dalle ore 10 del mattino, presso il Teatro Marrucino di Chieti, dove all’interno dell’evento “AMAMI TEATRO. In scena e fuori scena, giorno e notte” promossa dall’Università D’Annunzio di Chieti, verrà discussa la Tesi di Laurea su Danilo Volponi, che sarà presente in sala, con intermezzo musicale del M° Giuliano Mazzoccante.

(in foto di copertina un’immagine recente di Danilo Volponi con Luciano Paesani)