TERAMO – Nel Regno delle Due Sicilie il fenomeno del brigantaggio si protrasse per svariati secoli, assumendo valenze e caratteristiche diverse in base al periodo storico e alle cause che lo avevano generato. Si passa infatti dal fuoriuscitismo e banditismo cinquecentesco al brigantaggio dal risvolto politico e sociale del periodo delle dominazione francese e poi i quello risorgimentale e post-unitario.
Nelle terre appartenenti all’attuale provincia di Teramo, essendo poste a confine con lo Stato Pontificio, si concentrarono e operarono molte bande di briganti come nel Cinquecento, quella del notissimo Marco Sciarra, nato a Riano di Rocca Santa Maria, e, nel Seicento, quella del suo pronipote Santuccio da Froscia, nativo della frazione di Cesa, appartenente sempre al comune di Rocca Santa Maria. Il lungo lavoro di ricerca durato anni, ha permesso di portare alla luce molti documenti di archivio, testi originali dell’epoca da cui sono brani scritti e musicati appositamente composti con l’intento di far conoscere la storia locale e i luoghi in cui essa si è svolta.
Da queste e altre vicende nasce lo spettacolo “Sulle tracce dei briganti”, che si articola su due elementi portanti: 1) la narrazione di avvenimenti storici a cura del professor Elso Simone Serpentini, 2) l’esecuzione di brani musicali (alcuni basati su testi originali e popolari del seicento, altri su testi scritti da Elso Simone Serpentini, musicati da Franco Palumbo, in arte “Roppoppò”), su testi eseguiti dallo stesso “Roppoppò il cantastorie” e dalla sua orchestra, con accompagnamento del Coro Nuove Direzioni. Lo spettacolo, di indubbio valore storico-culturale, dopo essere stato ospitato a Penna Sant’Andrea, Torricella, Campli, Alvi, approda all’Università di Teramo, giovedì 17 ottobre alle ore 17:00.