È stata inaugurata ad Assisi pochi giorni fa, nel centro storico della città, una mensa per i poveri dedicata al beato Carlo Acutis e gestita in diretta sinergia con la struttura di accoglienza «Casa Papa Francesco» di Santa Maria degli Angeli. A svelare l’insegna della mensa sono stati i genitori del giovane beato. L’inaugurazione della mensa è inserita nel quadro delle iniziative in occasione del secondo anniversario della beatificazione – voluta dal Pontefice argentino – dello studente milanese morto a 15 anni, il 12 ottobre 2006. Il neo Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana nel suo primo discorso da presidente sceglie di citare il 15enne di Monza, genio dell’informatica, Carlo Acutis: “Sei nato originale, non vivere da fotocopia”. A chi gli chiede dice che Acutis è una sua fonte di ispirazione. Ma chi è questo giovane conosciuto da pochi?
Quello tra Carlo e la fede è un rapporto così solido e profondo che gli anticipano la Prima Comunione all’età di 7 anni. Da quel momento, mai mancherà l’appuntamento quotidiano con la messa. E ogni volta cerca sempre, o prima o dopo la Celebrazione eucaristica, di fermarsi un momento davanti al tabernacolo per adorare Dio. Il «terreno» fertile per la sua fede, oltre la casa, è la parrocchia di Santa Maria Segreta a Milano. È un adolescente come tanti altri, impegnato nella scuola, legato agli amici – soprattutto a uno: Gesù Cristo. Gli piace il mare, ama viaggiare. È solare e aperto, anche con i mendicanti per strada. Ha il cuore buono e grande, generoso con tutti. È un grande appassionato di computer. È dotatissimo per l’informatica, capace di carpirne segreti normalmente accessibili solo a chi ha compiuto studi universitari specialistici. I suoi interessi spaziano dalla programmazione dei computer al montaggio di film, dalla creazione di siti web a giornalini di cui cura redazione e impaginazione. Oltre che al volontariato per i più bisognosi, per i bambini e gli anziani. La sua passione per l’informatica gli serve anche a testimoniare la fede realizzando siti internet e una mostra sui miracoli eucaristici nel mondo ospitata in tutto il pianeta in centinaia di parrocchie e in santuari mariani come Fatima, Lourdes e Guadalupe. Il bambino e poi ragazzo Acutis riesce allo stesso tempo a coltivare e rafforzare la sua “amicizia” con Gesù, a vivere in pienezza la sua devozione alla Madonna – recitando ogni giorno il Rosario – e a san Francesco, e anche ad aiutare costantemente le persone in difficoltà che incontra.
Arriva il dramma. Carlo è vittima di una forma di leucemia fulminante. Lui, con una forza straordinaria, la affronta come prova da offrire per il Papa e per la Chiesa. Lui che è un ragazzino. Il male incurabile lo porta alla morte il 12 ottobre 2006, nell’ospedale San Gerardo di Monza. Ha appena 15 anni. I suoi resti riposano nel cimitero di Assisi. Carlo lascia un grande vuoto e una profonda ammirazione – e commozione – per la sua breve ma intensa testimonianza di vita e di gioia autenticamente cristiane.