TERAMO – “Non è l’acquifero del Gran Sasso che deve adattarsi ai laboratori dell’INFN, ma sono i laboratori che devono adattarsi all’acquifero che serve 700 mila abruzzesi”. Così Dante Caserta, vice Presidente del WWF nazionale, in relazione alle dichiarazioni rilasciate ieri da Corrado Gisonni, Commissario straordinario per la messa in sicurezza del sistema idrico.
“Non si possono imputare al Commissario Gisonni i 20 anni di ritardo, da quando si denuncia l’interferenza tra i laboratori e l’acquifero – ha detto Caserta – ma possiamo chiedergli di farsi garante del rispetto delle normative, come la valutazione di incidenza ambientale, e accelerare l’iter per la messa in sicurezza dei laboratori e delle gallerie autostradali”.
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