PESCARA – L’ultimo dei numerosissimi episodi di aggressione agli Operatori della Sanità Pubblica si è verificata il giorno 13 settembre presso il reparto di Oncologia dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara dove quaranta persone, dopo aver appreso della morte di un parente, sono entrati nel reparto insultando e minacciando i medici e il personale sanitario. I Rappresentanti Regionali Abruzzo dei sindacati della dirigenza medica AAROI EMAC (Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica), CIMO Dirigenza Medica, CGIL Medici, CISL Medici e FVM (Federazione Veterinari e Medici) esprimono la loro solidarietà a tutti gli operatori sanitari del reparto di Oncologia.
Chiedono al fine di tutelare gli operatori Sanitari, un intervento deciso di tutte le Istituzioni Politiche per porre in atto misure per evitare il verificarsi di tali episodi. Chiedono maggiori risorse da destinare al Sistema Sanitario Nazionale per risolvere quelle croniche criticità che contribuiscono al verificarsi di tali episodi, purtroppo sempre più frequenti, che si verificano sia all’interno delle strutture ospedaliere sia sul territorio, in particolare in zone isolate e/o disagiate dove spesso il personale sanitario si trova ad operare da solo. Chiedono una maggiore valorizzazione degli operatori sanitari che ogni giorno pur con notevoli difficoltà scelgono di continuare a lavorare nel Servizio Sanitario Nazionale.
La repressione, la procedibilità d’ufficio, pene certe, sistemi di videosorveglianza accurati e presenza di vigilanza costante costituiscono senz’altro deterrenti importanti ma, accanto a questi occorre tornare ad investire sulla sanità affinché il SSN torni ad essere efficiente, con tempistiche di accesso e presa in carico dei pazienti accettabili. – I Rappresentanti Regionali dei sindacati della Dirigenza Sanitaria Area Sanità Abruzzo AAROI EMAC, CIMO, FESMED, CISL Medici, FP CGIL –