GIULIANOVA – Nel Piano demaniale marittimo della Giunta Costantini, su un arenile lungo oltre 4 km, sono previsti solo 21% di fronte e solo il 16% di superficie per le spiagge libere: decisamente insufficienti. A Giulianova, insomma, le spiagge libere sono appena al minimo di quanto previsto dalla legge regionale che consente però ai comuni costieri abruzzesi di optare per scelte più consistenti. Le spiagge libere, inoltre, sono le più maltrattate in quanto:

  • le più grandi sono ubicate a ridosso dei fiumi sia nord che a sud dove talvolta ci sono problemi per la balneabilità;
  • in alcuni casi sono accanto o addirittura sono attraversate da canali a mare;
  • spesso sono molto piccole o fruibili solo in parte per la presenza di  altre strutture nelle porzioni più interne dell’arenile e, infine
  • non ci sono spiagge libere in corrispondenza del lungomare monumentale.

Sarebbe più equo che sul demanio marittimo –  che è di proprietà dello Stato ed è pubblico – ci fossero più possibilità di accedere gratuitamente. Ciò andrebbe incontro a chi è in difficoltà economica e inoltre darebbe una risposta ai turisti che preferiscono luoghi naturali senza attrezzature. Quindi avere più spiagge libere tutela le fasce sociali più deboli e accresce l’attrattività turistica (tali turisti probabilmente poi spenderanno di più nei negozi, nei ristoranti e negli stessi stabilimenti).

Riteniamo sia giusto destinare almeno il 30% dell’arenile a spiaggia libera. Inoltre è bene che le spiagge libere:

  • siano ubicate in maniera diffusa sull’intero arenile, compreso il tratto antistante il lungomare monumentale dove nella variante non sono affatto presenti;
  • siano abbastanza ampie riducendone il numero per facilitarne la gestione;
  • non siano ubicate nelle zone di minor pregio e meno profonde dell’arenile, come invece accade nella variante;
  • siano un pezzo di natura a completa disposizione di chi ne vuole usufruire e dove si può apprezzare intonso il paesaggio marino naturale;
  • siano tenute in ordine dal Comune che deve garantire i servizi essenziali.

Come aumentare le spiagge libere?

Innanzitutto riteniamo che prima di assegnare nuove concessioni debba essere aumentata la percentuale di spiaggia libera. Inoltre ricordiamo che ai fini del recupero di arenile per spiagge libere si può far riferimento al Piano demaniale marittimo regionale e al Codice della Navigazione.

In particolare la legge regionale prevede che in caso di sub ingresso nelle concessioni con fronte superiore a 60 metri il Comune può recuperare per la collettività il 30% del fronte mare della concessione originaria.

Chiediamo: è stato esercitato questo diritto da parte del Comune in occasione dei tanti sub-ingressi avvenuti nelle concessioni originarie del Caprice e del Venere?

Questo è decisivo per portare al 30% le spiagge libere e per offrire ai cittadini e ai turisti la spiaggia libera anche nell’arenile del lungomare monumentale che ne è completamente privo – Il Cittadino Governante