TERAMO – Una ricerca del 2017 condotta dall’Università Cattolica di Milano ha fotografato l’impatto a livello nazionale del programma “Eccellenze in Digitale” sulle PMI italiane. Nato nel 2013 dalla collaborazione tra Google e Unioncamere, il progetto mira ad aiutare gli imprenditori delle piccole e medie imprese italiane a sperimentare il potenziale degli strumenti online per far crescere le proprie attività. Analizzando un campione costituito da 382 imprese che hanno preso parte al programma (il numero totale di partecipanti raggiunge 16.000), ne emerge che:
– il 96% si è dichiarato soddisfatto e disposto a prendere parte ad altri momenti di formazione sul tema;
– il 67% ha testimoniato una crescita del proprio business;
– il 18% ha riscontrato un aumento del fatturato;
– il 29% ha beneficiato di un aumento in termini di esportazione.
E ancora: il 10% dei chiamati in causa ha assunto dipendenti con competenze digitali.  Numeri alla mano, l’impatto del programma è risultato incoraggiante sia sul potenziamento delle competenze digitali, sia sul loro utilizzo con miglioramenti dal punto di vista del business strategico e operativo. I dati indicano, inoltre, come il programma “Eccellenze in Digitale” abbia non solo fornito risposta ad una domanda esistente ma tenda a far aumentare la domanda stessa, innescando e alimentando nelle aziende un circolo virtuoso in cui competenze digitali avanzate e capacità di stare sul mercato (nazionale e internazionale) vengono continuamente riviste al rialzo.
?Scendendo nel dettaglio:
– il 22% del campione preso in esame è riconducibile al settore agro-alimentare,
– il 26% a quello turistico-ricettivo,
– il 22% all’artigianato e al commercio, mentre
– il 30% a quello industriale.
L’attività di digitalizzazione delle aziende intrapresa in seguito alla formazione ha avuto diverse finalità:
– ottimizzazione del posizionamento sui motori di ricerca (75%);
– miglioramento della visibilità sui social media (73%);
– inserimento delle informazioni sulle mappe digitali (54%);
– pubblicità online (51%);
– estensione della vendita tramite e-commerce (19%).
Restringendo il campo alla Provincia di Teramo, l’anno precedente è stato caratterizzato da una buona partecipazione delle imprese locali, le quali hanno ritenuto il progetto in esame interessante e utile per la crescita della propria attività economica. Nel dettaglio, la Camera di Commercio di Teramo ha voluto rivolgere un’attenzione specifica alla crescita della consapevolezza dei vantaggi di competitività apportati dalla maggiore diffusione di “servizi ICT evoluti” delle imprese mappate. Sono stati analizzati specifici parametri per ognuna di esse: presenza del sito web, presenza di un blog, utilizzo di almeno 1 social network, presenza di un e-commerce, campagne AdWords e/o sui social network ed eventuali attività di export. Ne è emerso un panorama equamente suddiviso dal momento che di queste il 34% risultano online attive, il 33% online inattive e il 33% completamente offline. Nel dettaglio, dalla mappatura di ogni impresa, sono emersi i seguenti dati percentuali:
– il 67% possiede un sito internet;
– di coloro che dichiarano di essere on-line:
• il 69% non ha un sito di e-commerce, il 15% lo possiede e il 15% era in
quel momento alle prese con la sua costruzione;
• il 76% non utilizza gli strumenti per attuare campagne social efficaci;
• il 55% ha pensato di fare export con l’online.
I dati rappresentano un piccolo campione rispetto alla miriade d’imprese presenti nelle provincia teramana, ma mostrano un quadro abbastanza comune e chiaro delle opportunità di crescita e di creazione di posti di
lavoro legati ai temi del digitale. Il compito dei “digitalizzatori” è stato quello di sensibilizzare le imprese locali, operanti nel settore agroalimentare, dell’artigianato e manifatturiero, e del turismo sulle opportunità offerte dal
digitale.