TERAMO – Molti lo conoscono per averlo sentito parlare di calcio tantissime volte in televisione ed in streaming, da ospite nei vari salotti televisivi o da opinionista di Andrea De Aloysio nell’ultimo periodo.

Lo notammo la primissima volta ospite del collega Matteo Falzon; era un lunedì mattina, a Teleponte (nella foto) e commentava la domenica calcistica.

Piacque il suo saper essere discorsivo senza ripetersi ed alla lunga, essendo stato successivamente e per innumerevoli volte ospite di Supergol, furono apprezzate sia la sua coerenza, sia la sua competenza tecnica, qualità contraddistinte dalla moderazione con la quale esprimeva concetti quasi sempre corretti.

Conoscendo molto bene anche determinate caratteristiche del presidente Filippo Di Antonio, anche lui molto sicuro di sé e del suo fare, crediamo che i due, riuscendo ad incrociarsi nella maniera migliore, abbiano diversi elementi in comune per agevolare il confronto con il resto della dirigenza in itinere, che conosceremo nei dettagli nel corso del prossimo fine settimana.

Ma chi è Antonio Paoluzzi non opinionista televisivo ma da 35 anni nel calcio?

Iniziò nel settore giovanile under 14/15 dell’Atalanta, poi in quello della sua città, Avezzano, sino alla Primavera. Si trasferì a Villa San Sebastiano, in Promozione (non era ancora stata creata l’Eccellenza) e, successivamente, passò al Calcio a 5 sino a disputare la Serie A2 con il Queens Avezzano. Arrivo il tempo dell’Università proprio in questa città e venne tesserato dal Cus Teramo, prima di fungere da allenatore nei campionati universitari arrivando alle finali nazionali che si disputarono a Bari.

Ha allenato un anno anche nel calcio femminile per poi laurearsi Avvocato in diritto sportivo e diventare Procuratore. In precedenza aveva svolto anche le mansioni di collaboratore scouting per l’Empoli.

Il resto è storia d’oggi.